Oggi a La Quercia si è tenuta la commemorazione dove due interi paesi, Viterbo e Vitorchiano, hanno pianto la perdita per il giovanissimo ragazzo vittima di un grave incidente stradale
VITERBO – Basilica di Santa Maria della Quercia gremita per l’ultimo saluto al 15enne Leonardo Cristiani che ha perso la vita in seguito a un terribile incidente su Viale Trieste la sera del 9 giugno.
Accanto alla famiglia e alle centinaia di amici, anche le istituzioni locali e i rappresentanti di tutte le forze dell’ordine. Un modo per essere accanto anche ai genitori di Leonardo, entrambi nella polizia. Dal Questore Luigi Silipo, fino ai sindaci Chiara Frontini e Ruggero Grassotti (rispettivamente primo cittadino di Viterbo e di Vitorchiano, luogo di residenza di Leonardo), tutti hanno voluto porgere l’ultimo saluto alla troppo giovane vittima della strada e della sorte.
A officiare la messa lo stesso Vescovo di Viterbo Francesco Orazio Piazza che ha voluto ricordare come lui stesso conosceva Leonardo. “Ricordo bene conobbi per la prima volta Leonardo qualche mese fa, in occasione della preparazione alla sua Cresima – ha sottolineato Piazza – Ho faticato ad accettare quella notizia quando ho riconosciuto la sua foto dopo l’incidente. Ma la sua vita ha già lasciato un’eredità fatta di amicizie, condivisione, amore. Lo stesso amore per il quale dobbiamo lasciare un varco d’entrata nel nostro cuore, così che possa entrarvi e trasformare il dolore che adesso vi alberga. La vita è troppo preziosa non possiamo vanificarla”.
Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Don Massimiliano Balsi, parroco di La Quercia. “Dobbiamo sempre stare attenti – ha voluto dire alle decine e decine di giovani presenti, moltissimi studenti del Ruffini, la scuola di Leonardo – la vita è un dono fragile e prezioso. Quante volte i nostri genitori ci hanno detto frasi simili?”.
Ora, mentre la strada dell’incidente – Viale Trieste – resta ancora sotto sequestro nel tratto dove è avvenuta la tragedia, proseguiranno le indagini che, ora più che mai, vogliono accertarsi della dinamica e delle responsabilità di questo terribile accaduto che non dovrà ripetersi.
