Il 22 giugno a Sassacci l’edizione 2025 cambia volto: protagonisti saranno i talenti emergenti del territorio
CIVITA CASTELLANA – Ci sono anche le fioriture – primaverili e musicali – nel grande mosaico delle metamorfosi. Non a caso Fioriture è il titolo scelto per l’edizione 2025 del “Concerto Giovanni Colamedici”, che quest’anno cambia volto senza perdere tuttavia le sue solide radici.
Dove le radici sono rappresentate dai maestri Enrico Mazzoni e Alberto Poli, il duo de Le Metamorfosi Musicali, direttori artistici della manifestazione che da 21 anni si tiene a Sassacci nell’ambito dei festeggiamenti per il patrono San Luigi, santo protettore dei giovani. E giovani, anzi giovanissimi, saranno i protagonisti del concerto che si terrà domenica 22 giugno alle 18,30, come sempre nella chiesa di San Luigi concessa dal parroco don Carlo Crucianelli. Giovani ai quali Mazzoni e Poli hanno deciso di cedere quest’anno la scena, inaugurando un nuovo corso che chissà non debba in futuro sfociare in un festival dedicato ai talenti e alla meglio gioventù musicale del territorio.
“Un salto meritato – ha spiegato Mazzoni durante la conferenza stampa che si è tenuta nello spazio Colavene a Sassacci – perché il concerto dopo ventun anni può permettersi di restituire quello che ha ricevuto. Ed è giusto che ora siano i giovani a esprimere la loro voce”.
Sulla scena si alterneranno l’ensemble vocale Fire Roses & Co., fondato e diretto da Antonella Bernardi, formato da ragazze tra i 16 e i 33 anni, i fratelli violinisti Matteo e Gabriele Lucarelli, e il pianista Simone Mechelli. Tutte realtà che sono nate o si sono formate all’interno del liceo musicale Santa Rosa di Viterbo.
La scelta del titolo “Fioriture” rivela fin da subito il senso profondo della serata. La parola richiama la botanica ma anche la tecnica musicale. Come ha spiegato Poli, rimanda alla crescita, alla bellezza che nasce e si sviluppa, all’arricchimento melodico che solo una nuova generazione può portare. Un’idea che si rispecchia anche nell’immagine simbolo del concerto, un acquerello realizzato dall’artista e musicista viterbese Andrea Araceli, che rappresenta un abbraccio materno rivolto a chi muove i primi passi nel mondo dell’arte.
L’evento ha radici profonde a Sassacci, luogo dove le aziende fondate dall’imprenditore Giovanni Colamedici, alla cui memoria è dedicato il concerto, hanno sede. Ed è proprio nella chiesa di San Luigi che lo stesso Colamedici fu salutato per l’ultima volta. La figlia Lauretta, padrona di casa durante la conferenza stampa, ha ricordato come l’idea del concerto sia nata proprio dal legame tra la famiglia Colamedici e quella Mazzoni, sin dal 1970.
“Un legame di amicizia e riconoscenza – ha detto – che ha saputo trasformarsi in un gesto costante di mecenatismo culturale. Questo concerto è nato da una frequentazione antica, dalla stima, dall’amicizia. E continua a vivere perché quella stima è rimasta intatta”. Lauretta ha definito il padre un imprenditore “illuminato”,“una persona avanti per i suoi tempi, capace di investire e creare lavoro ma anche di guardare oltre, di immaginare un orizzonte più largo del suo tempo”.
Mazzoni e Poli, che quest’anno resteranno dunque dietro le quinte, hanno precisato come la scelta degli artisti non sia frutto di selezioni o bandi, ma di incontri musicali spontanei.
“È’ un passo avanti – ha precisato Poli – ma con il piede posteriore ben piantato a terra”.
Il programma alternerà brani classici, da Bach a Beethoven, con repertori contemporanei, tra cui una composizione originale del maestro Stracchi scritta per le Fire Roses & Co. L’ensemble, che in meno di un anno ha già vinto un premio assoluto a Roma ed è finalista al concorso Lazio Sound, proporrà un percorso vocale interamente a cappella, aprendo con un omaggio al Rinascimento su musiche di Marenzio e chiudendo con sonorità novecentesche.