Ambiente, cultura e spiritualità: Montefiascone apre le porte al Festival dell’Ecologia Integrale

Montefiascone accoglie la quinta edizione del Festival dell’Ecologia Integrale: ospite d’onore il giornalista Francesco Giorgino

Montefiascone torna al centro del dibattito culturale e ambientale con la quinta edizione del Festival dell’Ecologia Integrale, in programma dal 19 al 22 giugno. A dare il via alla manifestazione sarà Francesco Giorgino, giornalista, saggista e docente universitario, che giovedì 19 giugno alle ore 16:30, in Piazza Vittorio Emanuele, presenterà il suo nuovo libro I Giubilei, edito da Rai Libri.

Un appuntamento particolarmente atteso, che apre il cartellone di eventi dedicati al tema di quest’anno: “Porte aperte alla Speranza. Cambiamento e sostenibilità”.

Nel suo volume, Giorgino ripercorre la storia e il significato del Giubileo, offrendo spunti di riflessione in vista dell’Anno Santo del 2025. Ad affiancarlo nel dibattito interverranno Mario Morcellini, presidente dell’associazione Rocca dei Papi, Mons. Fabio Fabene, fondatore del Festival, e la sociologa Cecilia Costa.

La giornata proseguirà con l’intervento del Cardinale Fabio Baggio, Direttore del Corso di Alta Formazione Laudato Si’, e con la lectio magistralis del prof. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio. In serata, musica dal vivo con il concerto “Educazione alla pace” della band Le Pulci, che proporrà un repertorio di canzoni d’autore italiane.

«Ecologia, sostenibilità e cura sono le parole chiave di questa edizione – sottolinea Mario Morcellini – temi di grande attualità che richiamano la responsabilità di ciascuno di noi verso il futuro del pianeta, in linea con il messaggio della Laudato Si’ di Papa Francesco e l’approssimarsi del Giubileo 2025».

Un’intera città protagonista per quattro giorni

Organizzato dall’associazione Rocca dei Papi, il Festival animerà Montefiascone con incontri, conferenze, laboratori e momenti culturali aperti al pubblico. Un’occasione per approfondire i grandi temi della sostenibilità ambientale, sociale e spirituale, con il coinvolgimento di esperti del mondo scientifico, accademico ed ecclesiale.

«Da cinque anni – ricorda Mons. Fabio Fabene – il Festival è uno spazio di dialogo e formazione, dove riflettere sulla cura della nostra casa comune, non solo in senso ambientale ma anche culturale e sociale».

Il programma prevede, tra gli altri, il ciclo formativo “Sfide ambientali e narrazioni scientifiche: verso un’informazione responsabile con la Carta di Pescasseroli”, organizzato in collaborazione con NET – scieNcE Together, Greenaccord, Stampa Romana, Ucsi Lazio e Viterbo. Tra i protagonisti ci saranno ricercatori di ENEA, ISPRA, CNR e Università della Tuscia.

«Con NET – spiega Marco Gisotti, giornalista, divulgatore e direttore di Green Factor – vogliamo avvicinare scienza, cittadini e media, per favorire una maggiore consapevolezza sui temi della crisi ecologica e climatica, unendo il sapere scientifico alle esigenze del territorio».

Salute, agricoltura e cultura del territorio

Venerdì 20 giugno il Festival affronterà il tema della sanità territoriale e premierà i vincitori del Premio Custode della Casa Comune. Sabato 21 sarà invece dedicato al rapporto tra paesaggio e agricoltura sostenibile, con la partecipazione di esperti come David Granieri, Andrea Bellincontro e Luca Sardella, volto noto della divulgazione televisiva.

Domenica 22, giornata conclusiva, la Santa Messa nella Cattedrale di Santa Margherita aprirà la mattinata, mentre in serata il Festival si chiuderà con l’evento speciale “In illo uno unum”, un reading musicale dedicato a Sant’Agostino, con la voce narrante di Emmanuel Casaburi e la Banda musicale Pontificia dello Stato Città del Vaticano, diretta dal Maestro Andrea Barillari.

Un ponte tra spiritualità e futuro

«Il cuore simbolico di questa edizione – evidenzia Gennaro Colangelo, direttore artistico – sarà proprio lo spettacolo finale, un omaggio a Papa Leone XIV che unisce spiritualità, arte e riflessione sul futuro».

Il Festival dell’Ecologia Integrale rappresenta così non solo un importante appuntamento culturale per Montefiascone e la Tuscia, ma anche un’opportunità concreta per favorire il dialogo tra istituzioni, comunità e cittadini, nella prospettiva di un futuro più sostenibile e responsabile.