ORTE – Cresce la tensione a Orte dove genitori e nonni degli alunni della scuola primaria “Don Pacifico Arcangeli” hanno presentato una diffida formale a numerose autorità, tra cui il dirigente scolastico, il sindaco e gli uffici scolastici competenti.
L’obiettivo è bloccare l’ipotizzata riorganizzazione delle classi e il trasferimento forzoso degli studenti per l’anno scolastico 2025/2026.
La decisione, che sembrerebbe basarsi su una Circolare Ministeriale del 2010, è fortemente contestata. I firmatari sottolineano che tale circolare non ha forza di legge né carattere vincolante. Le iscrizioni, già perfezionate, sono considerate un atto amministrativo che fonda un diritto acquisito all’istruzione nel plesso prescelto. Un eventuale trasferimento a posteriori verrebbe considerato illegittimo, violando i principi di irretroattività degli atti amministrativi, tutela dell’affidamento legittimo e buona amministrazione, come supportato da diverse sentenze giurisprudenziali.
Oltre agli aspetti legali, la diffida solleva verifiche riguardo l’idoneità strutturale e funzionale del plesso “Sirto Sacchetti” di Orte Scalo, indicato come destinazione alternativa.
I genitori richiedono con urgenza una verifica trasparente sulla conformità dell’edificio alle normative di sicurezza, antincendio e accessibilità per disabili (D.M. 26 agosto 1992, D.lgs. 81/2008, Legge 104/1992). In caso di trasferimento, si chiede l’immediata disponibilità di tutte le certificazioni tecniche necessarie.
Non meno importanti sono le ricadute sul territorio: il trasferimento di circa 200 alunni comporterebbe un notevole impatto sul sistema di trasporto scolastico e sulla viabilità locale. Una tale concentrazione in un plesso distante rischierebbe di generare problemi di traffico, sovraccarico del servizio di trasporto comunale e questioni di sicurezza stradale. Questi aspetti, se non adeguatamente pianificati, potrebbero configurare una violazione del principio di buona amministrazione e causare un potenziale danno erariale, dato che i costi per l’adeguamento delle strutture e per il trasporto supplementare non sarebbero stati preventivati.
In sintesi, la paventata riorganizzazione è giudicata giuridicamente illegittima, organizzativamente irragionevole, tecnicamente problematica ed economicamente dannosa.
I genitori chiedono un riscontro entro 10 giorni, riservandosi, in caso contrario, di adire le vie legali, presentando ricorsi al TAR, segnalazioni alla Corte dei Conti per danno erariale e richieste di risarcimento.
La mobilitazione, iniziata con una rapida raccolta firme, evidenzia la ferma intenzione della comunità di proteggere la scuola “Don Pacifico Arcangeli”, vista come un pilastro fondamentale per il tessuto sociale ed economico di Orte.