VITERBO – Annullato con determinazione dirigenziale dell’aprile scorso, e ora adottata, l’affidamento al centro antiviolenza Penelope all’associazione Kyanos, che potrà ora partecipare a procedura pubblica, come recita il documento che vuole garantire “competitività e concorrenza”.“Ritenuto opportuno procedere all’annullamento della procedura di gara, ai sensi dell’art. 21nonies della L. 241/1990, poiché bilanciando i vari interessi, nell’attuale fase procedurale, appare preminente l’interesse pubblico a condurre la medesima procedura garantendo al maggior numero possibile di operatori economici la partecipazione alla stessa…..
Rilevato che l’annullamento d’ufficio in autotutela in tale stato procedurale (prima dello scadere del termine delle offerte) non lede gli interessi dei concorrenti tesi esclusivamente alla mera aspettativa al conseguimento dell’aggiudicazione; – riporta il documento – Rilevato altresì che l’annullamento di cui trattasi è funzionale ai principi di buona amministrazione ex art. 97 della Costituzione nonché ai principi comunitari volti a garantire la massima competitività e concorrenzialità nelle procedure di gara”.
I fondi a disposizione rimangono quelli già impegnati.
“Mantenere l’impegno fondo n. 522/25, per un importo pari ad €44.500,00; di mantenere l’impegno n. 523/25, per un importo pari ad €500,00”.
Anche il Centro Antiviolenza Penelope potrà partecipare, forte dell’esperienza acquisita di ascolto e accoglienza, alle donne che subiscono violenza e ai loro figli.
“Qualche anno fa- abbiamo partecipato alla gara ed ora eravamo in proroga – non sapevo nulla di questa nuova decisione. Potrebbe esserci un’ulteriore proroga”. Il commento di Marta Nori, presidente dell’associazione Kyanos, che gestisce il Centro.