“Cena dei veleni” a Viterbo: la Procura Generale chiede il rinvio a giudizio per la sindaca Chiara Frontini e il marito

VITERBO — La Procura Generale presso la Corte d’Appello di Roma ha presentato formale richiesta di rinvio a giudizio per la sindaca di Viterbo, Chiara Frontini, e suo marito, Fabio Cavini, nell’ambito del caso noto come “cena dei veleni”. L’episodio risale al 26 settembre 2023, quando nella casa del consigliere Marco Bruzziches si sarebbe tenuta una serata nel corso della quale sarebbero stati pronunciati commenti intimidatori a sfondo politico.

Contesto e accusa

Il fulcro della vicenda consiste nell’accusa di “minaccia a corpo politico”, ovvero l’intento di esercitare pressione su singoli consiglieri (in particolare Bruzziches e Letizia Chiatti) per mantenere la coesione nella maggioranza consiliare e impedirne eventuali scissioni. Il pm viterbese, Massimiliano Siddi, ha impugnato il provvedimento del GUP Fiorella Scarpato, che in precedenza aveva archiviato il caso affermando che “il fatto non sussiste”.

Svolgimento dell’udienza in Corte d’Appello

Nella giornata di ieri, davanti alla IV Sezione della Corte d’Appello di Roma, sono intervenuti:

  • Il Procuratore Generale Pantaleo Polifemo, a sostegno dell’appello,
  • Gli avvocati delle parti civili: Stefano Falcioni (in rappresentanza di Bruzziches e consorte) e Enrico Valentini (per Chiatti), i quali hanno condiviso l’analisi del PG, sottolineando la gravità delle frasi e il loro possibile effetto intimidatorio sul consiglio comunale.

Falcioni ha definito “ottima” la requisitoria del PG, precisando che essa ha ricostruito efficacemente la natura del ricorso di Siddi, mentre Valentini ha elogiato la capacità di Polifemo di mettere in luce l’effetto dirompente dell’episodio sul funzionamento del Consiglio.

Prossime tappe

L’udienza è stata aggiornata al 5 dicembre 2025, quando saranno presentate le difese di Frontini e Cavini. Nello stesso giorno la Corte potrebbe anche emettere il provvedimento decisivo: decidere se accogliere l’appello della Procura Generale ordinando il rinvio a giudizio, o confermare l’archiviazione. Nel frattempo, vige la presunzione d’innocenza, garantita fino a una sentenza definitiva.


🔍 Cosa resta da monitorare

Aspetto Dettagli
Motivazioni della difesa Spiegazioni e contesti presentati da Frontini e Cavini
Decisione della Corte Esito sull’appello: giudizio o conferma del non luogo a procedere
Impatto politico Conseguenze sul governo cittadino e sull’opinione pubblica

La “cena dei veleni” rappresenta molto più di un fatto di cronaca: è la fotografia di tensioni interne alla politica locale e del confine tra azione politica e condotta minacciosa. Il prossimo appuntamento del 5 dicembre 2025 sarà cruciale per stabilire se si darà seguito con un processo oppure se la vicenda si chiuderà definitivamente.