Civitavecchia blindata – Maxi scorta per l’ambasciatore USA e il super yacht attraccato in porto

Aumentano a dismisura i controlli, Tilman J.Fertitta è considerato uno dei possibili obiettivi di ritorsioni dopo lo scoppio della guerra tra USA e Iran

CIVITAVECCHIA – Massima allerta in città per la presenza del nuovo ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Tilman J. Fertitta, sbarcato a Civitavecchia a bordo del suo lussuoso super-yacht “Boardwalk”, una delle imbarcazioni private più moderne e attrezzate al mondo.

Lungo 77 metri, dotato di elicottero, sei bar, centro benessere, sauna e piscina, il Boardwalk è ormeggiato nel porto cittadino, diventando in questi giorni il fulcro di un’operazione di sicurezza senza precedenti.

Fertitta, miliardario texano proprietario dei Houston Rockets e della catena di hotel e ristoranti Landry’s, ha scelto il porto come base logistica per le sue attività istituzionali, rinunciando temporaneamente alla residenza ufficiale di Villa Taverna a Roma, attualmente in ristrutturazione. Una scelta che ha trasformato Civitavecchia in un punto strategico della diplomazia statunitense sul territorio italiano.

La presenza dell’ambasciatore ha attivato un imponente dispositivo di sicurezza: oltre alle forze dell’ordine locali, sono impiegate unità navali della Guardia di Finanza, pattuglie della polizia e mezzi di sorveglianza speciali. Gli spostamenti dell’ambasciatore – anche quelli via mare o in elicottero – avvengono con un rigido protocollo di protezione, che prevede scorte su terra, mare e cielo.

Solo nelle ultime ore Fertitta ha effettuato una visita ufficiale a Nettuno, presso il cimitero dei militari americani caduti durante la Seconda Guerra Mondiale, muovendosi dal porto di Civitavecchia con mezzi coordinati via mare e per via aerea. Ogni uscita dell’ambasciatore coinvolge diversi livelli di sicurezza: dalla viabilità urbana all’ordine pubblico, fino alla sorveglianza portuale.

La scelta di Civitavecchia, oltre che per motivi logistici, potrebbe rappresentare anche un segnale di attenzione strategica verso il litorale laziale, in un momento internazionale particolarmente delicato. L’ambasciatore americano ha infatti deciso di mantenere una certa distanza dal centro della capitale, dove la tensione politica e diplomatica è salita negli ultimi giorni a causa delle crisi in Medio Oriente e delle manifestazioni pro-Palestina in programma davanti all’ambasciata USA a Roma.

La presenza del Boardwalk non è passata inosservata nemmeno tra i cittadini e i turisti, incuriositi dall’imponente yacht che spicca tra le navi ormeggiate nel porto. Ma dietro lo sfarzo, si muove una macchina organizzativa di alto livello, che coinvolge intelligence, forze dell’ordine e autorità portuali, chiamate a garantire la sicurezza dell’ambasciatore più potente del mondo.

Un’ulteriore prova della centralità crescente di Civitavecchia non solo come scalo crocieristico e commerciale, ma anche come snodo internazionale di rilievo, capace di accogliere e gestire personalità di primo piano sulla scena geopolitica globale.