NUORO – Il Centro Studi Agricoli di Sassari lancia un grave allarme sanitario per il comparto zootecnico sardo dopo la conferma di un sospetto focolaio di Dermatite Nodulare Contagiosa (Lumpy Skin Disease) in uno stabilimento di bovini identificato come IT061NU104, nel territorio della ASL di Nuoro
Si tratta di una malattia virale esotica, altamente contagiosa, che colpisce esclusivamente i bovini ed è trasmessa da insetti vettori come zanzare e mosche. La patologia, mai registrata prima in Sardegna, può comportare:
• Febbre alta, noduli cutanei diffusi, lesioni interne,
• Cali produttivi, infertilità, abbattimenti sanitari,
• Gravi restrizioni sui movimenti degli animali,
• E danni economici ingenti agli allevatori.
ZONA SOGGETTA A RESTRIZIONI: 59 COMUNI COINVOLTI
Con una ordinanza della ASL di Nuoro, è stata istituita una zona soggetta a restrizioni temporanee che coinvolge tutti i comuni dei distretti di: Macomer, Nuoro, Siniscola, Sorgono.
In totale 52 comuni sono ora soggetti a limitazioni di movimentazione degli animali, sorveglianza clinica e obblighi sanitari straordinari.
Il presidente del Centro Studi Agricoli, Tore Piana, interviene duramente:
“Siamo di fronte a un episodio gravissimo, con il potenziale di distruggere intere aziende bovine sarde. Come è arrivato questo virus in Sardegna? Sono stati fatti i dovuti controlli su animali in ingresso? Chiediamo immediatamente trasparenza e un piano di azione pubblico e concreto da parte dell’assessorato regionale alla sanità e all’agricoltura. Non è possibile trovarsi impreparati davanti a un rischio noto da anni in Europa. Se il virus si diffonde, i danni ammonteranno a milioni di euro.”