VITERBO – “È surreale ‘attaccare’ un’amministrazione perché sta risolvendo, dopo decenni di interventi spot, un problema che potrebbe essere concausa di qualche altra tragedia, come se nei giorni scorsi non ne avessimo vissute abbastanza”. Queste le parole della sindaca Chiara Frontini in occasione dell’odierno sopralluogo in strada Filante insieme all’assessore ai lavori pubblici Stefano Floris.
“Un lavoro in danno di tale portata, se non è il primo, è di certo molto raro per il Comune di Viterbo. Dalla data dell’ordinanza di messa in sicurezza nei confronti del privato, protocollata lo scorso 23 maggio, nessuno ha perso un solo giorno, e il fatto di non vedere fisicamente le ruspe sul posto non significa che non si stia lavorando. Infatti, il Comune – e quindi la cittadinanza tutta – aggiunge la sindaca Frontini – si è fatto carico di sostenere i costi dei lavori di spettanza del privato: la comunicazione di inizio lavori in danno, sottoscritta il 3 giugno, ha portato all’immediata pulizia del terreno per consentire di effettuare le analisi. Pulizia che è iniziata il giorno stesso. Il responso di tali analisi è arrivato l’11 giugno, per i necessari tempi tecnici, e il giorno successivo, il 12 giugno, sono iniziati i lavori per il disingaggio, interrotti nella sola giornata del 18 a causa del maltempo”.
“Nel corso dei lavori – spiega l’assessore Floris – la constatazione che questi fossero di un’entità decisamente superiore a quanto previsto è stata evidente, oltre al fatto che in data 20 giugno è emersa la necessità di abbattere delle alberature, lavoro ulteriore e diverso da quello della rimozione della frana, sempre di spettanza del privato. Sono circa 500 i metri cubi di terra asportati, a conferma della potenziale pericolosità delle frane. Nella giornata di lunedì 30 giugno è prevista la realizzazione di tali abbattimenti e la rimozione della terra, con annesso lo smaltimento, per il quale si attende apposita autorizzazione dall’ARPA”.
“Comprendiamo i disagi della cittadinanza – concludono sindaca e assessore ai lavori pubblici – ma ci teniamo a rassicurare che l’amministrazione non ‘ci sta dormendo sopra’; stiamo lavorando con oculatezza – stante l’operazione avvenuta con opere in danno, ossia che avrebbero dovuto essere a carico del privato che dovrà risarcire – e con diligenza, al fine di prevenire problematiche ben peggiori”.