Il primo cittadino risponde alle accuse e chiede le dimissioni del capogruppo Fiorelli: “Manifesta incapacità di governare il suo gruppo”
SANTA MARINELLA – Non si è fatta attendere la replica del sindaco Pietro Tidei dopo il rinvio dell’ultimo Consiglio comunale, causato dalla mancanza del numero legale e da un equilibrio politico sempre più precario. Il primo cittadino ha risposto duramente alle accuse di fragilità rivolte alla sua maggioranza, rilanciando l’attacco contro l’opposizione, definita “confusa e sgangherata”.
«È giunto il momento – scrive Tidei in una nota – che il capogruppo Fiorelli rassegni le sue dimissioni per manifesta incapacità di governare un gruppo che ormai gli è totalmente sfuggito dalle mani». Il sindaco accusa la minoranza di aver messo in scena “l’ennesima figuraccia”, approfittando dell’assenza per malattia di un consigliere della maggioranza per far mancare il numero legale. Un comportamento definito “da sciacalli”, con riferimenti anche alle dinamiche d’aula: «Entravano, uscivano e rientravano come se fossero su un’auto».
Tidei respinge con decisione l’idea di una maggioranza in crisi, rivendicando invece compattezza e risultati ottenuti: «La maggioranza che sostiene questo sindaco è coesa e sta portando avanti un lavoro immane di trasformazione della città, ereditata in condizioni disastrose». E cita, tra i successi, «un mare eccellente, spiagge e ristoranti pieni, turisti stranieri in crescita».
Quanto alla tenuta numerica della coalizione, però, i fatti restano. L’assenza del consigliere Iachini e il ruolo determinante di Eugenio Fratturato – esponente della Lista Fiorelli ma sempre più in bilico tra i due fronti – hanno messo in luce quanto basti una sola defezione per bloccare l’attività dell’assise.
Nel suo intervento, il sindaco si mostra fiducioso: «I gufi e i nemici di questa città sono una minoranza sempre più ristretta. I cittadini vedono i risultati e ci sostengono. Tra tre anni tireremo le somme».
Resta da vedere, però, se la maggioranza riuscirà ad arrivare compatta fino a quel traguardo. Per ora, l’aula resta il vero campo di prova.