Mari (FdI): “Consorzio Industriale del Lazio, ennesima occasione persa per Civitavecchia?”

CIVITAVECCHIA – “Due giorni fa si è svolta l’ assemblea del Consorzio Industriale del Lazio al quale hanno aderito i comuni di Amatrice, Castel Sant’Elia e Guarcino, inoltre hanno aderito Anci Lazio, Confapi Lazio e Confartigianato. A valle di tale provvedimento, il consigliere regionale Emanuela Mari, di Fratelli d’Italia, commenta la mancata adesione di Palazzo del Pincio al Consorzio Industriale del Lazio.

“Il mancato ingresso del Comune di Civitavecchia nel Consorzio Industriale del Lazio rischia di tradursi in una perdita significativa di opportunità per il territorio e per il tessuto produttivo locale. Il Consorzio ha attivato un Piano triennale delle opere infrastrutturali da oltre 100 milioni di euro, in parte già finanziato con risorse FSC e fondi regionali. Le aree industriali dei Comuni aderenti hanno priorità nella pianificazione e realizzazione delle opere pubbliche.

Comprendendo quanto fosse strategico per il territorio attivare queste opportunità, tre mesi fa mi ero fatta promotrice, congiuntamente al Vice Presidente Angelilli, di un incontro proprio a Palazzo del Pincio per informare dei vantaggi derivanti dalla potenziale adesione, portando a Civitavecchia il Commissario Trequattrini e il direttore generale del Consorzio Industriale del Lazio. Sarebbe bastato pertanto approvare una semplice delibera, anche senza il conferimento delle aree industriali, ma l’amministrazione ha lasciato correre e, ad oggi, Civitavecchia, non essendo parte del Consorzio, non può accedere automaticamente a tali risorse né beneficiare dell’assistenza tecnica e progettuale garantita alle amministrazioni consorziate.

Restare fuori dal Consorzio Industriale significa non avere rappresentanza nei tavoli regionali dove si decidono le linee strategiche di sviluppo industriale, retroportuale e logistico. Un’assenza particolarmente pesante per una città che ospita il principale porto del Lazio e un che ambisce a rafforzarne il ruolo nell’ambito della ZLS (Zona Logistica Semplificata), senza citare l’estrema urgenza di trovare delle alternative occupazionali alle maestranze in uscita dal mondo del lavoro per il phase out dal carbone. Il Consorzio offre una serie di servizi integrati alle imprese insediate nei territori consorziati: sportelli unificati, formazione, supporto all’innovazione e alla transizione ecologica, progetti di internazionalizzazione. Le aziende di Civitavecchia, pur trovandosi in un contesto potenzialmente strategico, sono di fatto escluse da questo ecosistema, con un conseguente indebolimento della competitività territoriale”.

“Auspico che quanto prima si recuperi il terreno perduto per attivare tutti gli strumenti necessari per creare sviluppo sul territorio”, conclude il consigliere regionale Emanuela Mari.