Montefiascone – “Non si può zittire chi dissente”: Zuffi (FdI) contro Cicoria, è scontro sul ruolo dell’opposizione

Il presidente del circolo FdI difende il diritto alla critica dopo le dure parole della vicesindaca: “Ridicolizzare chi segnala i problemi è un segnale preoccupante per la democrazia”

MONTEFIASCONE – La tensione politica si alza di nuovo, e questa volta a innescare lo scontro è un post social della vicesindaca Rosita Cicoria. Nel suo intervento, Cicoria punta il dito contro l’ex amministrazione, accusandola di attaccarsi a “stupidate” pur di fare opposizione e di alimentare polemiche sterili, senza offrire soluzioni concrete.

Un attacco che non risparmia nemmeno l’ex sindaco, oggi fuori dal consiglio comunale, accusato di continuare a “commentare e criticare da fuori”, come se fosse ancora protagonista della scena politica, nonostante – scrive la vicesindaca – i cittadini lo abbiano “sonoramente bocciato alle urne”.

Parole forti, che però hanno subito trovato una risposta puntuale da parte di Mirko Zuffi, presidente del circolo Fratelli d’Italia di Montefiascone, che ha deciso di intervenire pubblicamente. Pur non facendo parte dell’opposizione consiliare, Zuffi ha difeso con decisione il diritto alla critica, anche da parte di chi non siede più in consiglio: “Il diritto di parola e di critica non si perde con la mancata elezione – ha sottolineato – si chiama libertà di espressione, ed è alla base del pluralismo politico”.

Zuffi ha poi contestato il tono scelto dalla vicesindaca, parlando di una preoccupante tendenza a ridicolizzare chi solleva problemi concreti, come nel caso di una perdita idrica rimasta irrisolta per giorni: “Parlare di ‘teatrini’ ogni volta che qualcuno denuncia una criticità – ha scritto – denota un fastidio per la funzione di controllo che ogni cittadino, rappresentante o ex tale, ha il dovere di esercitare”.

Nel suo intervento, Zuffi ha anche ribaltato l’accusa di polemiche inutili: “Le frecciatine, semmai, le leggiamo proprio nel post della vicesindaca, più interessata a sminuire l’avversario che a spiegare le scelte amministrative”.

Un confronto acceso, dunque, che riapre una questione più ampia: è legittimo per chi ha governato in passato continuare a intervenire nel dibattito pubblico? Per Zuffi sì, e anzi, è necessario: “Se la risposta della maggioranza è sempre e solo ‘voi siete stati peggiori’, allora la città è destinata a rimanere prigioniera del passato, anziché crescere nel presente”.

Il punto sollevato dal presidente del circolo FdI non è di poco conto: il rischio, evidenziato tra le righe, è che l’amministrazione continui a rifugiarsi in un comodo confronto con il passato per evitare di rendere conto delle proprie azioni nel presente.

Mentre la politica locale si infiamma, resta da chiedersi se i cittadini – come entrambi gli interlocutori sostengono – siano davvero in grado di distinguere chi lavora per il bene comune da chi si limita a fare “teatrini”. Quel che è certo, però, è che l’unico vero giudice sarà il merito delle azioni amministrative, non il tono dei post sui social.