Viterbo – Agraria Unitus, il laboratorio di protezione delle piante rinasce dopo l’incendio: “Siamo tornati con le nostre forze” (FOTO)

Viterbo – A meno di un anno dal devastante incendio che ha colpito duramente le strutture del Dipartimento per l’Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF) dell’Università degli studi della Tuscia, arriva un annuncio che profuma di rinascita e determinazione. Il professor Andrea Vannini ha comunicato che il nuovo Laboratorio di Protezione delle Piante è ormai quasi completamente operativo.

“Siamo già attivi per alcune attività e lo saremo pienamente nelle prossime due o tre settimane – ha dichiarato Vannini -. Dopo l’incendio che ha cancellato quasi 40 anni di storia, abbiamo rialzato la testa”.

L’incendio, che ha distrutto non solo strumentazioni all’avanguardia ma anche materiali di ricerca e documentazione accumulati in decenni di attività, avrebbe potuto rappresentare una battuta d’arresto insormontabile. Invece, è diventato il punto di partenza per un nuovo slancio, alimentato da resilienza, determinazione e una forte coesione del gruppo di ricerca.

“Abbiamo dato fondo alle risorse economiche accantonate per far fronte agli imprevisti, e grazie a queste siamo riusciti a essere resilienti e performanti – continua Vannini -. Abbiamo gradualmente ripristinato la strumentazione e recuperato materiali andati perduti”.

Fondamentale, in questo percorso, è stato l’apporto delle nuove generazioni di ricercatori e studenti.

“Un ringraziamento speciale va ai nostri giovani – prosegue il docente -, che hanno creduto nella possibilità di rinascere. La loro fiducia e il loro impegno ci hanno dato forza”.

Il professore ha inoltre espresso gratitudine verso amici, aziende e tutti coloro che, in vari modi, hanno sostenuto il laboratorio nel momento più difficile, anche solo con un gesto semplice come un like sui social: Grazie anche alla startup Nature 4.0, che ci ha generosamente ospitati nelle sue strutture nei momenti più critici”.

Questa rinascita non è stata affidata a sponsor milionari o a grandi finanziamenti pubblici, ma costruita passo dopo passo: “Con le nostre forze”, come sottolinea con orgoglio Vannini.

Il ritorno del Laboratorio di Protezione delle Piante rappresenta non solo un traguardo tecnico e organizzativo, ma anche un messaggio potente per tutta la comunità scientifica: di fronte alle difficoltà, l’unione, la preparazione e la volontà di ripartire possono davvero fare la differenza.