Tragedia a Manziana: era di Oriolo Romano, Sara Sforzini, la 42enne trovata morta in casa di amici. Disposta l’autopsia

MANZIANA (Roma) – Un mistero ancora tutto da chiarire quello della morte di Sara Sforzini, 42 anni, originaria di Oriolo Romano, ritrovata senza vita nella mattinata di venerdì scorso all’interno di un’abitazione privata a Manziana, in provincia di Roma. La donna si trovava in casa di un amico, dove – secondo quanto riportato – avrebbe trascorso la notte precedente.

Secondo le prime ricostruzioni fornite dalle autorità e confermate da fonti giornalistiche, Sara era ospite dell’uomo, con cui si presume avesse un rapporto di amicizia consolidato. L’allarme è scattato intorno alle 9 del mattino, quando il padrone di casa ha trovato la donna priva di sensi e ha immediatamente chiamato i soccorsi. All’arrivo del personale del 118, però, per Sara non c’era più nulla da fare: il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso.

Nessun segno di violenza, ma indagini aperte

Sul corpo della donna non sarebbero stati riscontrati segni evidenti di violenza o traumi compatibili con un’aggressione. Tuttavia, gli inquirenti della compagnia dei Carabinieri di Bracciano – intervenuti sul posto assieme al magistrato di turno – non escludono ancora alcuna ipotesi. È stata disposta l’autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico Gemelli di Roma. L’esame sarà determinante per chiarire se la morte sia riconducibile a un malore improvviso, all’assunzione di sostanze (stupefacenti, farmaci o alcool) o ad altre cause naturali.

Il padrone di casa, che ha dato l’allarme, è stato ascoltato a lungo come persona informata sui fatti. A quanto risulta, avrebbe riferito di aver trascorso la serata con la donna e di averla vista andare a dormire apparentemente in buone condizioni. Al risveglio, però, si sarebbe accorto che qualcosa non andava e avrebbe tentato invano di svegliarla.

La vita di Sara: tra fragilità e voglia di riscatto

Sara S. viveva a Oriolo Romano, un piccolo centro della provincia di Viterbo. Secondo le testimonianze di amici e conoscenti, era una donna sensibile, che negli ultimi anni aveva attraversato momenti difficili. Alcune fonti parlano di una situazione personale delicata, con problemi di natura economica e relazionale, ma anche di una persona determinata a rimettere in piedi la propria vita.

Negli ultimi mesi, secondo chi la frequentava, stava cercando di ritrovare un equilibrio. Frequentava un piccolo gruppo di amici tra Manziana, Bracciano e Oriolo, e non è escluso che avesse legami affettivi non ufficializzati.

Sui social sono apparsi numerosi messaggi di cordoglio. “Era una donna dal cuore grande, fragile ma generosa”, scrive un’amica. “Ci mancherà il suo sorriso, la sua capacità di ascoltare. Non meritava una fine così”, aggiunge un altro post.

Indagini in corso: si attendono gli esiti tossicologici

La Procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo per accertare le cause del decesso. Al momento non ci sono indagati né ipotesi di reato specifiche, ma si attende l’esito dell’autopsia e degli esami tossicologici per escludere del tutto eventuali responsabilità terze o l’uso di sostanze che potrebbero aver contribuito al decesso.

Intanto, i Carabinieri stanno anche acquisendo le registrazioni delle telecamere presenti nei pressi dell’abitazione e verificando il traffico telefonico della vittima nelle ore precedenti la tragedia.