TARQUINIA – Sono giornate di paura e preoccupazione nella cittadina tirrenica.
La violenta rissa con accoltellamento avvenuta sabato 5 luglio nel centro di Tarquinia ha profondamente scosso la comunità locale. Un episodio così grave, e per di più verificatosi a pochi passi dal Museo Archeologico Nazionale e dal Teatro comunale Rossella Falk, non si registrava da tempo.
I cittadini, comprensibilmente allarmati, si interrogano ora su quanto accaduto e sulle possibili responsabilità. È legittimo chiedersi se l’episodio potesse essere evitato. Tuttavia, più che alimentare polemiche o attribuire colpe a questa o a quella amministrazione (come accaduto con chi, nel difendere l’operato dell’attuale giunta Sposetti, ha chiamato in causa perfino l’ex sindaco Giulivi) sarebbe opportuno affrontare la questione con realismo e urgenza, individuando strategie efficaci per prevenire il ripetersi di simili situazioni.
Un residente racconta: “Uno dei due coinvolti stazionava in via Garibaldi già dal primo pomeriggio. Sembrava in evidente stato di alterazione e gridava che avrebbe preso un coltello per colpire qualcuno. È una via ormai fuori controllo: si vedono persone ubriache che bivaccano regolarmente. Io, come molti altri abitanti della zona, siamo molto preoccupati. Non vogliamo fare polemica politica, ma è evidente che con la nuova amministrazione i livelli di controllo e prevenzione si sono abbassati”.
Tarquinia si trova ora davanti a una sfida delicata: quella di ristabilire sicurezza e fiducia, senza cadere nel gioco delle accuse, ma concentrandosi su interventi concreti per tutelare il decoro e la tranquillità dei cittadini.