“Falsi testimoni si alzano; mi interrogano su ciò che ignoro. Mi rendono male per bene, odio in cambio del mio amore.” (Salmo 35,11-12)
CIVITAVECCHIA – In questi giorni, alcune testate giornalistiche hanno diffuso notizie che coinvolgono direttamente Don Salvatore Costanzo, Arcivescovo della Chiesa Vetero-Cattolica Apostolica Missionaria Fidelitas, già presbitero della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia dal gennaio 1991 al febbraio 2017.
Dinanzi alle accuse e alle contestazioni mediatiche, è doveroso precisare quanto segue.
L’articolo apparso su la Repubblica il 22 maggio 2025 fa riferimento a un procedimento penale svoltosi presso il Tribunale di Roma. Al centro della vicenda, un’accusa mossa dai signori Giuseppe e Marco Longo, secondo cui Mons. Costanzo avrebbe tentato di influenzare le loro testimonianze e richiesto offerte in denaro in modo improprio.
Tali affermazioni sono state puntualmente smentite in aula: i due testimoni sono stati regolarmente sentiti nel processo in questione (R.G. n. 54948/17) e lo stesso Tribunale ha dichiarato estinto il presunto reato per intervenuta prescrizione già nel 2023.
Per quanto riguarda le somme di denaro elargite, è stato chiarito che si trattava di offerte volontarie, espressamente destinate a progetti di natura assistenziale, sociale e umanitaria. Su richiesta, tali somme sono state restituite in larga parte, come confermato dagli stessi signori Longo in sede dibattimentale.
Il contesto umano e spirituale
Nonostante la ferita umiliante, l’Arcivescovo Costanzo ha proseguito il suo cammino spirituale e pastorale, operando nelle “periferie della fede”. La sua missione ecclesiale ha accolto uomini e donne segnati dal dolore, dall’abbandono, ma ancora desiderosi di un linguaggio spirituale autentico. Un percorso non privo di contraddizioni, ma sincero nella ricerca di Dio.
“Guai a voi quando tutti diranno bene di voi” (Lc 6,26). Chi annuncia la verità e sfida l’ipocrisia del potere sarà sempre perseguitato.
Si precisa, per verità di cronaca, che l’attività religiosa, pastorale e spirituale di Mons. Costanzo si svolge esclusivamente nell’ambito della Chiesa Vetero-Cattolica Apostolica Missionaria Fidelitas, in qualità di Nunzio Apostolico per l’Italia, San Marino e Malta. Ogni qualvolta l’Arcivescovo interviene in rubriche televisive, interviste, conferenze o sui social media, egli esercita il suo ministero episcopale unicamente a nome di questa Chiesa, che è attualmente impegnata in un cammino di dialogo per il raggiungimento della piena comunione con la Chiesa Cattolica Romana.
Quella che la stampa ha presentato come una vicenda di rilevanza penale si configura, nei fatti, come un doloroso equivoco tra le parti.