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VITERBO – È iniziato questa mattina, sotto un cielo terso e tra l’emozione dei presenti, il montaggio della Macchina di Santa Rosa “Dies Natalis” in piazza San Sisto.
L’imponente struttura, simbolo della fede e dell’identità viterbese, è arrivata poco dopo l’alba, trasportata su camion scortati dalla polizia municipale lungo le strade del centro storico.
Alle prime luci del giorno, i mezzi hanno fatto il loro ingresso da Porta Romana, fermandosi davanti alla chiesa di San Sisto, dove già da settimane i ponteggi erano pronti ad accoglierla.
Decine di tecnici, operai e ingegneri, coordinati dalla ditta Fiorillo e supervisionati dall’architetto Raffaele Ascenzi – ideatore della macchina – hanno dato inizio alle operazioni di montaggio con precisione e cura.
“Dies Natalis” – che in latino significa “giorno della nascita”, richiamando sia la morte in gloria di Santa Rosa sia la rinascita spirituale dei fedeli – si erge maestosa, superando i 30 metri di altezza. È fatta di materiali leggeri ma resistenti come alluminio e vetroresina, e unisce forme gotiche, dettagli moderni e luci scenografiche che nei prossimi giorni verranno testate in notturna.
La scelta di anticipare il montaggio a luglio, rispetto alla consueta fine di agosto, è legata all’anno giubilare e al desiderio dell’amministrazione comunale di offrire a turisti e pellegrini un’occasione in più per ammirare la Macchina in tutta la sua imponenza, ben prima del Trasporto del 3 settembre.
«È un gesto simbolico ma anche pratico – ha dichiarato la sindaca Chiara Frontini –. La Macchina rimarrà visibile per settimane, diventando un faro di spiritualità e bellezza lungo la Via Francigena. Vogliamo che chiunque arrivi a Viterbo in questo anno speciale possa sentirsi parte della nostra tradizione.»
Nella piazza, intanto, la vita scorre accanto all’opera in costruzione. I curiosi si fermano a guardare, i bambini restano a bocca aperta, e i facchini – che a settembre la solleveranno sulle spalle – osservano in silenzio, con il rispetto di chi sa cosa significa davvero portare una fede che pesa una tonnellata e che vola più in alto di qualsiasi altra cosa.
“Dies Natalis” sta nascendo di nuovo. Non solo come struttura, ma come messaggio. Viterbo la guarda crescere pezzo dopo pezzo, in attesa di quel momento magico, la sera del 3 settembre, quando tutto si farà silenzio, le luci si accenderanno e inizierà il cammino.