VITERBO – Rudy Guede, 38 anni, già condannato per l’omicidio di Meredith Kercher a Perugia nel 2007, tornerà di nuovo in aula: dovrà rispondere delle accuse di violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni nei confronti della sua ex fidanzata, una ragazza di 24 anni residente a Viterbo.
Il giudice dell’udienza preliminare Rita Cialoni ha disposto il rinvio a giudizio al termine di circa un’ora di camera di consiglio, accogliendo la richiesta avanzata dalla procura di Viterbo, nella persona della pm Paola Conti. La presunta vittima si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Francesco Guido. La prima udienza del processo è fissata per il 4 novembre, davanti al collegio del tribunale di Viterbo.
Durante l’udienza preliminare, che si è svolta a porte chiuse, Guede ha chiesto di essere nuovamente interrogato per fornire la propria versione dei fatti, come già fatto a dicembre scorso davanti alla gip Savina Poli e lo scorso marzo davanti alla pm Conti. Il 38enne ha respinto tutte le accuse, parlando di una relazione “tossica” ma mai violenta, e ha ribadito che eventuali lesioni riportate dalla giovane sarebbero da ricondurre all’attività sportiva da lei praticata, in particolare all’equitazione.
I fatti contestati risalirebbero al periodo compreso tra settembre 2022 e agosto 2023, con una breve interruzione nella primavera dello stesso anno. La giovane avrebbe denunciato Guede nell’estate del 2023, parlando di un clima di continue vessazioni, violenze fisiche e psicologiche. Da allora, il 38enne è sottoposto al divieto di avvicinamento, con obbligo di braccialetto elettronico, misura disposta dal gip lo scorso dicembre e tuttora in vigore.
Nel corso dell’indagine, su richiesta del difensore Carlo Mezzetti, è stato eseguito un incidente probatorio sullo smartphone della ragazza: oltre centomila foto, decine di migliaia di chat e file audio, tra cui messaggi in cui la giovane avrebbe raccontato ad amici e conoscenti gli episodi di violenza subiti. Il materiale, già acquisito agli atti, sarà parte del dibattimento.
I due si erano conosciuti a Viterbo, dopo la scarcerazione di Guede, che aveva scontato la pena nel carcere di Mammagialla. Dopo una relazione durata circa un anno e mezzo, lei avrebbe deciso di allontanarsi e trasferirsi a Grosseto, ma secondo la denuncia, Guede avrebbe continuato a cercarla, presentandosi anche inaspettatamente a casa sua, con le chiavi dell’abitazione viterbese ancora in suo possesso.
Secondo l’accusa, i comportamenti dell’uomo avrebbero progressivamente superato i limiti del lecito, sfociando in un quadro di sopraffazione e abusi. Secondo la difesa, invece, Guede si sarebbe limitato a offrire sostegno e a mantenere un contatto con la giovane per aiutarla dopo un incidente.
Ora sarà il tribunale a dover accertare i fatti. La vicenda si aggiunge al passato giudiziario già noto di Rudy Guede, l’unico condannato in via definitiva per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher.