Roma – Il Presidente Rocca, visibilmente commosso, ha incontrato i familiari del bracciante Satnam Singh: “Inciviltà inaccettabile”

Un anno fa la tragedia nelle campagne di Latina dove il bracciante indiano è morto per dissanguamento senza essere soccorso

ROMA – Il presidente Rocca ha incontrato i genitori di Satnam Singh, lasciato morire a giugno nelle campagne pontine durante le sue ore di lavoro.

Singh, che non aveva un contratto di lavoro regolare, è stato agganciato dal macchinario avvolgiplastica a rullo, trainato da un trattore, che gli ha tranciato il braccio destro e schiacciato gli arti inferiori. Nessuno ha chiamato i soccorsi: l’uomo è stato caricato su un van e abbandonato nei pressi della propria abitazione, mentre il braccio tranciato è stato lasciato in una cassetta per la raccolta degli ortaggi.

La morte di quest’uomo ha rappresentato un episodio estraneo alla civiltà.

“La storia di Satnam resterà impressa nella memoria di tutto il Lazio perché non fu solo frutto di fatalità, ma fu il risultato di caduta dello stato di civiltà che ci ha portato a un inaccettabile livello di barbarie. Non ci si abitua mai a confrontarci con un dolore simile”, ha detto commosso il presidente Rocca durante la conferenza stampa nella sede della giunta regionale a Roma, accanto ai familiari del bracciante.

Rocca, inoltre, ha voluto citare il discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in cui definì la morte di Satnam Singh “un episodio estraneo alla civiltà. Questa storia merita di essere ricordata non soltanto nella memoria di una vita umana, ma anche per la sua drammaticità”.

“È stata una lezione di grande dignità incontrare i genitori di questo bracciante, una famiglia unita forte nel ricordo del figlio, che non conosce la parola ‘risentimento e odio’, ma che ovviamente chiedono giustizia. È stato veramente un incontro molto toccante”, ha ribadito il governatore, che aveva accanto a sé i genitori di Satnam.

La Regione ha stanziato fondi per  la formazione di  tecnici della protezione e della sicurezza.

I genitori del giovane hanno chiesto la realizzazione di una statua in memoria del figlio e che venga fatta giustizia.

Domani la famiglia di Satnam raggiungerà Cisterna di Latina, la città dove Satnam e la compagna Soni abitavano. Durante la visita, verrà scoperta una targa commemorativa alla presenza dell’Amministrazione comunale.

 

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