Viterbo – Incasso multe da 700mila euro in 5 mesi per il Comune, FdI torna a chiedere alla sindaca Frontini prima ora di parcheggio gratuita

Un giovane sanzionato: “La giornata di lavoro se ne è andata per pagare la multa al motorino”

VITERBO –  Tanti i multati in città, e non parliamo solo di macchine, ma anche di due ruote. Proprio nelle serate di Ludika, numerosi i giovani che hanno portato a casa, per la gioia delle famiglie, una bella sanzione per aver parcheggiato i motorini come si faceva tanti anni fa, vicino ai muri o nei vicoletti.

Molti dei ragazzi erano al lavoro nei locali del centro storico e proprio alla fine del turno serale, l’amara sorpresa. “Praticamente oggi ho lavorato per pagare la multa” ci racconta un ventenne che ha fatto chiusura intorno all’una di notte nel locale in cui lavora.

A tornare sull’argomento Luigi Maria Buzzi, Emanuele Fioretti e Marco Morbidelli del Circolo Fratelli d’Italia di Viterbo.

“Settecentomila euro di multe in 5 mesi, ovvero quasi seimila al giorno, sono numeri che impongono una riflessione: sanzionare chi non rispetta le regole è giusto. Ma le regole, prima di tutto, devono essere rese rispettabili. Perché se mancano servizi adeguati, standard minimi di decoro urbano, una mobilità veramente sostenibile e alternative concrete per cittadini e visitatori, allora le sanzioni rischiano di diventare solo un modo per fare cassa, più che uno strumento di civiltà.
Multare non può essere l’unica politica di mobilità urbana. Aumentare le tariffe dei parcheggi senza offrire un’alternativa non invoglia a lasciare l’auto, semplicemente allontana le persone dal centro. Lo dimostrano gli incassi stagnanti dei parcheggi a pagamento e i numerosi posti liberi nelle strutture: l’aumento delle tariffe non ha prodotto i risultati sperati. Proprio per questo, il gruppo di Fratelli d’Italia aveva presentato un ordine del giorno ad hoc, con l’intenzione di riabituare i cittadini a vivere quella parte meravigliosa della città che è il centro storico.
Una proposta concreta e realizzabile: la prima ora e mezza di sosta gratuita nei parcheggi a struttura, almeno per un periodo di prova. Un provvedimento che avrebbe portato benefici immediati ai commercianti e, nel medio periodo, anche alle casse comunali, se solo si fosse scelto di investire sulla vivibilità anziché scoraggiare la frequentazione. Vogliamo una città dove le regole siano giuste, rispettate e condivise. Ma vogliamo anche un’Amministrazione che prima educa, poi sanziona, che investe in servizi, decoro e mobilità. Solo così le regole non saranno percepite come un’ingiustizia, ma come una scelta di civiltà”.