A Civitavecchia scoppia il caso della gestione degli impianti sportivi comunali, con un esposto ufficiale firmato da Marco Pagliarini, presidente dell’ASD Nuoto e Canottaggio, che denuncia una lunga serie di irregolarità gravi, omissioni e rischi per la salute pubblica, ora all’attenzione delle Procure e degli enti competenti.
Nel mirino, l’Amministrazione Comunale e in particolare l’Ufficio Sport, accusati di inerzia e negligenza a fronte di situazioni documentate di pericolo, incuria e gestione opaca delle concessioni.
Una città che fa sport, ma in strutture a rischio
L’esposto mette nero su bianco una realtà inquietante: impianti privi di agibilità, certificazioni antincendio mancanti, lavori di manutenzione mai eseguiti, utenze ancora a carico del Comune e canoni concessori non versati da anni da parte delle associazioni sportive concessionarie.
Ad aggravare il quadro, secondo Pagliarini, l’assoluta inazione dell’Ufficio Sport: invece di intervenire, avrebbe continuato a reiterare richieste già inevase, ignorando i propri obblighi di vigilanza e sicurezza.
Il Palazzetto dello Sport: simbolo del degrado
Il caso più emblematico è quello del Palazzetto dello Sport, utilizzato regolarmente per eventi pubblici e competizioni, senza certificato di agibilità e senza adeguamenti alle norme antincendio. Dall’impianto elettrico non a norma alle uscite di sicurezza mancanti, dai seggiolini tribuna rotti alla presenza di guano di piccioni, l’elenco delle criticità è lungo e allarmante. Eppure, eventi sportivi continuano a svolgersi, persino con il patrocinio del Comune.
Piscina comunale e Pala Mercuri: tra proroghe sospette e utenze irregolari
Anche la piscina comunale di Via Maratona mostra falle profonde: oltre a opere strutturali mai autorizzate, emergono canoni non pagati compensati con lavori non certificati. Addirittura, lo stabilimento balneare collegato sembra avere una concessione separata con scadenze incompatibili e un quadro finanziario opaco.
Stesse anomalie per il Pala Mercuri, dove l’impianto idrico non risulta volturato, il telo di copertura è danneggiato e manca persino un sistema di deumidificazione, rendendo la struttura inutilizzabile nei mesi invernali.
Danni erariali e responsabilità istituzionali
Secondo quanto denunciato, le utenze non volturate e i canoni non riscossi avrebbero generato un danno economico concreto per il Comune, aggravato dall’ammaloramento delle strutture pubbliche. Pagliarini punta il dito su nomi e ruoli: il sindaco Marco Piendibene, la dirigente Sabrina Bodò, il delegato allo sport Patrizio Pacifico, accusati di tollerare consapevolmente un sistema fuori controllo.
Le richieste: verifiche e responsabilità
L’esposto, inviato a Procura, NAS, Vigili del Fuoco e ASL, chiede che vengano accertate le responsabilità amministrative e penali e che si intervenga per mettere in sicurezza gli impianti, tutelare i lavoratori e gli utenti, e recuperare le somme indebitamente non versate.
Civitavecchia merita di meglio. Una città con una tradizione sportiva così viva non può permettersi di esporre i suoi giovani, atleti e cittadini a rischi del genere. È tempo che si faccia chiarezza, per restituire allo sport cittadino dignità, trasparenza e sicurezza.