Ladispoli, allarme coccodrillo nel fiume: scattano le ricerche ma dell’animale nessuna traccia

Dopo il leone, ora spunta il coccodrillo nel fiume Sanguinara

LADISPOLI – Se qualcuno avesse avuto dubbi, ora è certo: a Ladispoli la fauna esotica sembra aver trovato casa.
Dopo il celebre “re della savana” che l’autunno scorso aveva trasformato la città in una scena da documentario del National Geographic, adesso tocca al coccodrillo.

Sì, proprio lui: denti affilati, occhi da predatore e una passione per i corsi d’acqua tranquilli – come il nostro Sanguinara, che improvvisamente da fiumiciattolo urbano è diventato potenziale habitat per un rettile da film.

Ieri è bastata una voce – un «C’è un coccodrillo nel fiume!» urlato in piazza – per far riesplodere il safari ladispolano. Sul ponte Navarra, in un attimo, è arrivato un esercito in divisa: poliziotti, carabinieri, vigili urbani, volontari della protezione civile. Tutti armati di torce, binocoli e molto spirito d’adattamento. Mancavano solo i ranger.

Le ricerche sono proseguite fino all’una di notte. Di coccodrillo, però, nemmeno l’ombra. Forse si è nascosto tra i canneti, forse era solo un grosso ramo che nuotava in controluce. Ma intanto la città si divide tra scettici e sognatori.

I primi dicono: «Ma dai, sarà stato un pesce grosso». I secondi, invece, hanno già tirato fuori il binocolo e il cappello da esploratore. E su Facebook è già partito il totonome: dopo Kimba il leone, ora si cerca come chiamare il coccodrillo.

Una cosa è certa: a Ladispoli la noia non abita più.