Alessandro Venier, era stato ucciso alcuni giorni fa. Fatto a pezzi e posto in un bidone in cantina, cosparso di calce.
La bimba di sei mesi della coppia, affidata ai servizi sociali
UDINE – Alessandro Venier, trovato morto, fatto a pezzi, nella cantina della propria abitazione a Gemona del Friuli.
Il decesso risalirebbe ad alcuni giorni fa e le spoglie sarebbero state coperte da calce viva, probabilmente per nasconderle. Sono state la madre e la compagna stamane alle 10.37 a chiamare la centrale della Sores e avvertirli del corpo.
I carabinieri hanno sentito la compagna, una donna colombiana di 30 anni e la madre di lui, un’infermiera di Gemona, proprietaria dell’abitazione.
Secondo fonti investigative le due donne si sarebbero autoincolpate dell’omicidio.
La coppia ha una bambina di 6 mesi. La piccola è stata affidata ai Servizi sociali comunali.
Alessandro era stato cresciuto dalla mamma in questa villetta di Gemona, il padre un uomo egiziano li avrebbe abbandonati subito. Lei – infermiera all’ ospedale di Gemona – era l’unica in casa ad avere un’occupazione stabile. Il figlio faceva solo lavori saltuari, trascorreva lunghi periodi all’estero.
La compagna dopo un corso di oss, era rimasta incinta e non lavorava.
vicini sono increduli che la mamma della vittima possa essere coinvolta nel crimine: si tratta di un’infermiera conosciuta da tutti, che si è sempre prodigata per gli altri.
Il magistrato di turno ha autorizzato la rimozione delle spoglie, che sono state trasferite nel più vicino centro di medicina legale, dove si svolgerà l’autopsia.