Passano i giorni, passano i mesi, passano gli anni, e via delle Fabbriche è sempre lì, la via delle regole calpestate, dei parcheggi selvaggi, dei pedoni che rischiano di essere investiti ad ogni passaggio.
Eppure se le inventano tutte per non rinunciare alla sosta vietata i “fabbrichini”, divieti da una parte sola, divieti non visibili ed altre scuse evidentissime che però passano come giustificazioni reali, e cristallizzano la situazione.
Come se poi fosse complicatissimo mettere un secondo segnale di divieto di sosta, che nessun provvedimento al mondo potesse risolvere la questione.
Intanto quando escono dalle case i residenti devono fare attenzione, basta un momento di distrazione e si rischia la vita: lo stesso per le persone anziane pedoni, magari che vanno a fare la spesa appoggiate ad un bastone, che si trovano a dover fare slalom per salvare la pelle da fare invidia a Gustavo Thoeni.
Ma nulla cambia, chi deve parcheggiare lì continua a farlo impunito e non si riesce a capire perchè i vigili urbani e la stessa sindaca non intervengano dinanzi a esempi così squallidi di inciviltà e di tracotanza.
Il dubbio viene: abitasse qualcuno a via delle fabbriche cui non si può dire no, che appartiene a qualche intoccabile magari anche con un peso elettorale non trascurabile?
(pasquale bottone)