SANTA MARINELLA – Una comunicazione fuorviante che ha spacciato l’adesione a un progetto con un riconoscimento. Le consigliere comunali d’opposizione Alina Baciu e Ilaria Fantozzi criticano la giunta Tidei accusata di vendere “fumo” richiamandola ad “azioni concrete”. Al centro della polemica la bandiera lilla.
«Apprendiamo con (poco) stupore dalle parole del consigliere Alessio Manuelli che in realtà il Comune di Santa Marinella non avrebbe ottenuto il riconoscimento della Bandiera Lilla per il turismo accessibile ma avrebbe siglato “solo” una semplice adesione ad un progetto dal costo di 8mila euro – dicono le consigliere – E già qui potremmo calare l’ennesimo sipario sul modo in cui viene fatta comunicazione. Ci chiediamo perché sia stato diffuso un messaggio ambiguo, accompagnato da foto ufficiali con la fascia del sindaco, dando l’impressione di un premio o di un attestato già conseguito».
«Smascherato questo punto – dicono le due consigliere – passiamo dunque al progetto a cui il Comune di Santa Marinella ha aderito. Il protocollo d’intesa siglato con la Cooperativa Bandiera Lilla elenca una sequenza di azioni che dovrebbero essere state svolte e di cui chiediamo a questo punto traccia: Invito ai Comuni ad essere valutati; compilazione modello di autovalutazione preliminare; Per quelli con autovalutazione positiva: stipula convenzione da parte dei Comuni interessati con la Cooperativa Bandiera Lilla; Questionario on line; Analisi territoriale da parte di un incaricato della Cooperativa; Adempimenti per l’informazione al pubblico; Assegnazione del riconoscimento; valutazione attività produttive private legate al turismo; promozione dei Comuni che hanno ottenuto la Bandiera Lilla presso i potenziali fruitori».
«Di tutto questo, unitamente alla relazione dettagliata delle attività svolte prima della liquidazione della somma corrisposta e dei progetti concreti di accoglienza turistica per persone con disabilità, il consigliere Manuelli avrà modo di relazionare in Commissione Legalità e Trasparenza, che verrà discussa nella prima convocazione utile. Infine, per quanto riguarda il tema Peba, che il collega consigliere sostiene che “tornare sulla storia della totale assenza di un Peba rappresenta un ulteriore tentativo di vanificazione degli sforzi di questa amministrazione”, ribadiamo ancora una volta che il nostro giudizio sul (non) Peba (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche) di Santa Marinella non è un’interpretazione di tipo politica ma oggettiva, riscontrata nelle sentenze rispettivamente del Tribunale civile di Civitavecchia e del Tar Lazio, nel dicembre 2024, che ha stabilito che il Peba vigente fosse “incompleto e lacunoso”, obbligando l’amministrazione ad adottarne uno nuovo entro 180 giorni. Il termine fissato per la fine di maggio 2025, è ampiamente scaduto e nessun nuovo piano risulta approvato o pubblicato. Ad oggi, il Comune ha già speso oltre 50.000 euro in spese legali e risarcitorie nei confronti dell’associazione Luca Coscioni, proprio a causa dell’adozione di un piano non conforme alle normative in materia di accessibilità. Basta foto e conferenze stampa, comunicati dai messaggi poco chiari, fasce tricolori e bandiere lilla sventolate inutilmente quando l’unica bandiera da sventolare dovrebbe essere quella bianca. I fondi pubblici non sono moneta di scambio né vetrina elettorale. La buona politica non ha bisogno di dichiarazioni, ma di atti concreti, a partire dalla redazione di un nuovo Peba».