Tarquinia, i cittadini protestano: “Gettare la differenziata è un’odissea”. Parte una petizione sui social

TARQUINIA – “Gestione dei rifiuti inaccettabile all’isola ecologica di Tarquinia”. È questo il grido di protesta che arriva dai cittadini, sempre più esasperati dalle condizioni del centro di raccolta per i residenti delle aree rurali. La denuncia è partita da un utente sui social, con una petizione che in poche ore ha raccolto numerose adesioni.

“Portare la differenziata è diventato un percorso a ostacoli – si legge nel testo condiviso online –. Fino a pochi giorni fa era già difficile: bisognava aprire un vecchio lucchetto su un cancello malridotto, entrare in uno spiazzo sterrato – polveroso d’estate e fangoso d’inverno – tra sacchetti che volano al vento e bidoni spesso pieni fino all’orlo”.

E per i rifiuti ingombranti? “Ci mandano nell’area accanto – prosegue il testo – dove, oltre ad essere trattati con scortesia, ci vengono chiesti i dati personali tramite un sistema elettronico, senza alcuna spiegazione né consenso”.

“Da giorni la situazione è peggiorata”

Secondo quanto riportano diversi cittadini, la situazione è ulteriormente peggiorata di recente. “Abbiamo scoperto, solo tramite il passaparola, che le chiavi in nostro possesso non aprono più il cancello d’ingresso carrabile. Ora si può accedere solo a piedi, costretti a trasportare a mano – per oltre 200 metri – rifiuti spesso pesanti come vetro o carta, lasciando le auto in strada”.

“Anziani e disabili penalizzati, nessuna risposta dal Comune”

La protesta sottolinea come le nuove restrizioni rendano ancora più complicato, se non impossibile, il conferimento dei rifiuti per anziani e persone con disabilità. “Molti cittadini – spiegano – hanno già segnalato la situazione al Comune e al sindaco, inviando segnalazioni corredate da foto e documentazione. Ma finora, tutto è rimasto senza risposta”.

Nel frattempo, la petizione continua a raccogliere firme e commenti. I cittadini chiedono un intervento immediato per ripristinare condizioni di accesso dignitose e funzionali al centro di raccolta: “Non si può parlare di raccolta differenziata se poi la si rende impossibile da fare”.