Civitavecchia: ex Italcementi, restyling da 300 milioni e l’advisor al centro dell’attenzione politica

CIVITAVECCHIA – Oggi in aula “Renato Pucci” si decidono due questioni cruciali per la città: l’approvazione del maxi-progetto di riqualificazione dell’ex area Italcementi (stima investimenti da circa 300 milioni di euro) e il dibattito sulla mozione dell’opposizione riguardante la regolarizzazione dei rapporti con l’Unione Musicale Civitavecchiese (UMC).

Il progetto e l’advisor: una gestione sotto osservazione

Il piano, presentato dall’assessore all’urbanistica Enzo D’Antò, mira a trasformare il sito in un hub urbano innovativo. Tuttavia, il vero oggetto del contendere è il crescente potere esercitato da un advisor esterno, incaricato di gestire l’intero processo. Non solo un consulente: l’advisor filtra gli investimenti, seleziona operatori, partecipa ai tavoli tecnici e può condizionare scelte strategiche, suscitando forti perplessità sul coinvolgimento di un soggetto esterno nella governance di un bene pubblico. Lo stesso modello era già emerso nell’area Fiumaretta, dove il fondo “Civitavecchia in Progress” ha avuto un ruolo precoce e centrale al momento del tutto inutile.

Spaccatura nel centrodestra: la Lega potrebbe decidere per un ‘sì’

A complicare il quadro politico, arriva una notizia che scuote gli equilibri: la Lega locale potrebbe “rompere” col centrodestra tradizionale e decidere di votare a favore ma solamente perché il finanziamento da 35milioni è stato ottenuto grazie al ministro di riferimento Matteo Salvini.

Una seduta decisiva

Il consiglio comunale di oggi non si limita a valutare progetti e mozioni: è un vero e proprio test politico sulla sostanza della rappresentanza pubblica, sul ruolo degli attori privati nel governo del territorio e sulla coesione interna dell’amministrazione. Il Comune di Civitavecchia si trova davanti a una scelta delicata: favorire l’efficienza e la rapidità attraverso l’advisor, oppure riaffermare il controllo diretto e la trasparenza istituzionale?