Latera – Ospizio degli orrori, processo lampo per sei operatori accusati di maltrattamenti

LATERA – Partirà a breve il processo per i sei operatori sociosanitari della casa di riposo Villa Daniela di Latera, accusati di maltrattamenti pluriaggravati ai danni di 21 anziani ospiti (4 uomini e 17 donne) e, per uno di loro, anche di violenza sessuale su un’85enne.

Quindici familiari delle vittime hanno già annunciato la costituzione di parte civile, assistiti da dieci avvocati, e chiedono un risarcimento per le sofferenze subite dai propri cari.

Le indagini dei carabinieri, culminate nel blitz del 21 gennaio, avevano portato all’arresto di tre operatori e alla sospensione dalla professione di altri tre. Il 14 agosto, però, il Gip ha revocato le misure cautelari, permettendo agli imputati di tornare in libertà e di lavorare, ritenendo venute meno le esigenze cautelari per via del tempo trascorso e dell’allontanamento dal luogo dei fatti.

Dall’inchiesta è emerso un quadro inquietante: insulti quotidiani, bestemmie e umiliazioni, come il soprannome offensivo “sei un sarcofago che cammina” rivolto a un’anziana. In un episodio documentato tra l’8 e il 9 luglio dello scorso anno, due imputati avrebbero legato al letto una donna per dodici ore consecutive, dalle 18:06 fino alle 6:52 del mattino successivo.

Il procedimento, chiuso l’11 agosto con la richiesta di giudizio immediato del pm Flavio Serracchiani e la scelta di riti alternativi da parte delle difese, dovrebbe concludersi rapidamente, salvo imprevisti.