ISCHIA (NA) – Vacanze sì, ma non in nero. Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Napoli, su input del prefetto Michele di Bari e con il supporto delle polizie locali di Ischia, Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio, ha intensificato i controlli sul fenomeno delle locazioni brevi abusive che, soprattutto in alta stagione, rischiano di alterare la concorrenza e sottrarre risorse all’erario.
Il piano d’azione, messo in campo dai finanzieri della Compagnia di Ischia, si è concentrato sulle strutture extra-alberghiere – case vacanza, B&B, affittacamere – verificando non solo il rispetto della normativa sulle locazioni brevi e degli obblighi fiscali, ma anche l’obbligo di comunicare alla Questura i nominativi degli ospiti.
I numeri parlano chiaro: in oltre 60 strutture controllate e circa 200 persone identificate, sono emerse 19 irregolarità per mancata attribuzione del Codice Identificativo Nazionale (C.I.N.), obbligatorio dal 1° gennaio 2025, e altre 17 per mancata esposizione del codice all’esterno. Gli accertamenti hanno inoltre fatto emergere una base imponibile non dichiarata di circa 110mila euro legata ai canoni di affitto.
Non solo evasione fiscale. Sono stati contestati anche 15 casi di omessa comunicazione alla pubblica sicurezza delle persone alloggiate: per i titolari sono scattate le denunce alla Procura della Repubblica. Durante le verifiche, infine, è stato deferito un uomo che, per stipulare un contratto di locazione, aveva presentato un documento d’identità della figlia minore risultato falso e in realtà appartenente a una giovane di origine marocchina.
L’operazione si inserisce nel più ampio piano di contrasto all’abusivismo e alle irregolarità fiscali sul territorio ischitano, in un’estate che ha fatto registrare numeri record di presenze turistiche ma anche, come dimostrano le indagini, un sommerso che continua a prosperare.