VITERBO – Due madrine speciali rappresenteranno il Trasporto 2025 della Macchina di Santa Rosa. Sono Viviana Cozzani e Martina Casagrande, due atlete che valgono “oro”: una nello sci e l’altra nel nuoto, conosciamole meglio.
Martina Casagrande, 28 anni di Viterbo, è una ragazza solare e determinata; ama stare in compagnia, le piacciono le sfide attraverso le quali ricerca un miglioramento continuo di sé stessa che le infonde coraggio e sicurezze.
Ha iniziato a fare sport alle elementari: “Il primo approccio, dato che amava moltissimo l’acqua, è stato con il nuoto, poi il pattinaggio e l’atletica leggera” racconta mamma Anna.
L’incontro con il team Special Olympics, “Sorrisi che Nuotano”, una meravigliosa opportunità.
“Martina è passata dalle lezione private da parte di un istruttore a far parte, con molto entusiasmo, di una squadra; ha iniziato le prime gare, sempre molto sentite, con tanta voglia di vincere. I suoi progressi, grazie ad un impegno costante, sono stati continui. Ha partecipato ai Giochi Mondiali Estivi di Atene, nel 2011 e nella corsa con le racchette da neve in occasione dei Giochi Mondiali Invernali in Austria nel marzo scorso. Ha vinto rispettivamente una medaglia d’Oro nei 25 metri stile libero e due medaglie d’Argento nella corsa con le racchette da neve nei 200 metri e nella staffetta 4×100. Ma la vittoria più grande è che Martina si è staccata, per un lungo periodo, dalla famiglia dimostrando di non avere mai momenti di cedimento emotivo, dimostrandosi matura e responsabile così come determinata nel dare sempre il meglio di sé. E’ indubbio – conclude Anna – che l’attività sportiva abbia dato un fortissimo slancio alla sua autonomia.
L’altra madrina è Viviana Cozzani, oro nello slalom gigante agli Special Olympics di Torino 2025.
E’ il 1997 quando Viviana si trasferisce a Viterbo con la famiglia, ha 16 anni e i suoi genitori vivono con preoccupazione questo cambiamento, essendo la giovane affetta da affetta di disabilità intellettiva.
E, invece, Viterbo è stata la svolta. Prima di tutto l’incontro con il Dr. Schirripa, l’eccezionale neuropsichiatra “che è stato per tutti noi non solo il medico ma anche il padre, il maestro, l’amico e che, ai genitori turbati confusi, ha sempre detto “l’importante è che i ragazzi siano felici”. Raccontano i genitori di Viviana.
“Abbiamo così smesso di struggersi per curare, guarire, istruire, plasmare nostra figlia. Ci siamo dedicati, fiduciosi, al teatro, alle feste, alle gare di nuoto e di sci. Abbiamo incontrato altri genitori e abbiamo subito aderito alla Società Sportiva Sorrisi che Nuotano Eta Beta, guidata dall’infaticabile e generoso Maurizio Casciani“.
E qui avviene l’incontro con Special Olympics. La prima esperienza a Fiuggi con i Giochi regionali, era il 1998. Viviana allora era un poco intimorita e con uno scarso spirito agonistico. “All’inizio siamo rimasti colpiti da tanta umanità dolente, da tanta concentrazione di disabilità e di coinvolgimento emotivo. È passato quasi subito, perché ci si è tuffati presto nel clima competitivo ma gioioso (degli atleti ma anche e forse più dei familiari), nell’orgoglio delle premiazioni, nell’allegria dei balli e delle feste, nella sollecitudine affettuosa dei volontari, nella solennità del Giuramento dell’Atleta Special Olympics e della torcia olimpica“.
Maturazione atletica e ambizione sportiva portano Viviana a una crescita costante.
“Ora sogna ad occhi aperti che andrà qui e andrà là (in Italia e all’estero), che vincerà questo e poi ancora quello, che incontrerà Alberto Tomba, Massimiliano Rosolino e persino il Presidente della Repubblica“.
Il Presidente Napolitano lo ha incontrato veramente nel 2007 a l’Aquila, gli ha raccontato che partecipava a tutte le gare di nuoto e di sci di Special Olympics.
“Mio figlio aveva fatto una bellissima esperienza di volontariato proprio con gli Special Olympics” la risposta del Presidente.