Viterbo – Mecarini parla ai “suoi” Facchini: “Leoni di Viterbo, accanto a voi cammina la città intera”

VITERBO – E’ il giorno della Macchina di Santa Rosa, questa sera l’imponente torre luminosa solcherà le vie della città sostenuta da 100 valorosi uomini, a loro, facchini della Macchina, il presidente del loro Sodalizio dedica le seguenti parole.

Cari Facchini,
Leoni di Viterbo, Figli prediletti di Rosa e della nostra città, questa è la vostra giornata.
Il momento in cui la fede diventa forza, il sudore si fa preghiera e ogni passo diventa promessa mantenuta a Santa Rosa.
In voi si riflette la storia di Viterbo, la voce dei padri che vi hanno preceduto e lo sguardo dei figli che vi guardano con speranza.

Non siete soli: accanto a voi cammina la città intera, che affida alle vostre braccia e al vostro cuore il suo simbolo più alto.
Stasera, mentre Dies Natalis si innalzerà luminosa nel buio della notte, sarete un solo passo, un solo battito, un solo respiro, un solo uomo. In quell’istante tutti i cuori diventeranno uno soltanto, e Viterbo riconoscerà nei vostri corpi la sua stessa anima.
Ma voi, Facchini, siete anche molto di più: siete portatori di fede, di speranza e di pace, in un tempo in cui il mondo è ancora ferito da guerre e divisioni. Sulle vostre spalle non grava soltanto la Macchina, ma anche l’amore e la fede in Santa Rosa, che custodite nel cuore e che vi rende forti più del ferro.
E in quel peso luminoso c’è anche l’insegnamento della nostra Patrona: il sacrificio e la voglia di donarsi agli altri, senza riserve e senza paura. È questo lo spirito che vi guida, ed è questo il dono che consegnate al mondo.
Ed è qui che risuona forte l’insegnamento di Papa Leone che invita i popoli a costruire una “pace disarmata e disarmante”: una pace che non nasce dall’imposizione delle armi, ma dalla forza mite della giustizia, del dialogo e della carità. Voi, con la vostra fatica silenziosa e con il vostro coraggio, diventate oggi immagine viva di quella pace che il mondo attende e di cui ha sete.
Il Trasporto della Macchina di Santa Rosa, che l’UNESCO ha riconosciuto come patrimonio immateriale dell’umanità, non appartiene soltanto a Viterbo, ma al mondo intero. È un’eredità che supera confini e secoli, un dono che questa città offre come testimonianza di fede, sacrificio e amore.
E quest’anno, nell’Anno Santo del Giubileo, il vostro passo assume un significato ancora più alto: ogni vostra fatica diventa pellegrinaggio, ogni vostro sforzo diventa cammino di redenzione e speranza. Siete parte di un pellegrinaggio che unisce Viterbo a Roma, la città di Pietro, e tutti i fedeli che guardano a voi come segno vivo di fede e di devozione.
E infine, quando giungerete sul sagrato del Santuario, l’ultima fatica si scioglierà in gloria. La gioia esploderà in un abbraccio collettivo, gli sguardi dei vostri cari, che da ore vi attendono col cuore in gola, incontreranno i vostri, e tutto sarà luce, emozione e gratitudine.
Sarete ancora una volta esempio di forza, di sacrificio e di amore, custodi di un rito che non appartiene solo a Viterbo, ma all’eternità della fede e della tradizione, perché il vostro sudore la vostra fatica e il vostro sacrificio non dividono ma uniscono, la vostra forza non opprime, solleva, la vostra fatica non distrugge, ma costruisce fraternità.
Con orgoglio e con fede, nel segno di Rosa, per Viterbo, fiero di essere il vostro presidente, sempre ora e più che mai tutti de ’n sentimento, portiamo Rosina a Casa!
EVVIVA SANTA ROSA!

Massimo Mecarini

Presidente Sodalizio dei Facchini della Macchina di Santa Rosa