Viterbo – Sventato attentato a Santa Rosa: tra gli accreditati anche l’ambasciatore di Israele, massima sicurezza dopo arresti

Nonostante la tensione, le autorità hanno deciso di mantenere la celebrazione regolare, evitando di spegnere l’illuminazione pubblica

VITERBO – Tra le personalità accreditate ieri per partecipare alla festa della Macchina di Santa Rosa a Viterbo c’era anche l’ambasciatore di Israele. Lo riferiscono fonti investigative all’Adnkronos. Nella lista figuravano inoltre Arianna Meloni – poi trattenuta a Roma per impegni – i ministri Antonio Tajani e Alessandro Giuli e il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

La giornata di ieri al Viminale è stata lunga e intensa. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è rimasto in ufficio per ore insieme al capo della Polizia e ai suoi più stretti collaboratori, mentre tutti gli apparati di sicurezza monitoravano attentamente la situazione a Viterbo.

La tradizionale festa della Macchina di Santa Rosa, di solito considerata a basso rischio sul piano della sicurezza, quest’anno ha visto una mobilitazione straordinaria. Nel pomeriggio due cittadini turchi sono stati arrestati dalla Polizia di Stato in un b&b lungo il percorso della sfilata. I due erano in possesso di armi automatiche, tra cui una mitraglietta, e numerose munizioni, ma senza esplosivi. Secondo le autorità, i due sarebbero affiliati alla criminalità organizzata turca.

A seguito degli arresti, la Prefettura e la Questura di Viterbo, in coordinamento con il Viminale, hanno disposto controlli straordinari lungo il percorso della sfilata, con un contingente aggiuntivo di forze dell’ordine giunto da Roma, cecchini posizionati nei punti sensibili e l’intervento dei Nocs.

Nonostante la tensione, le autorità hanno deciso di mantenere la celebrazione regolare, evitando di spegnere l’illuminazione pubblica e riducendo così il rischio di panico tra i numerosi partecipanti. La serata è trascorsa senza incidenti: la Macchina di Santa Rosa ha sfilato tra gli antichi palazzi di Viterbo e la popolazione è tornata a casa in sicurezza.

Solo a notte fonda si sono concluse le operazioni al Viminale, dopo una giornata definita “particolare” dagli addetti ai lavori.