La straordinaria catena di interventi della Digos ha messo in evidenza il ruolo del commissario capo che, armi in pugno, ha partecipato in prima linea a tutte le operazioni, dalle irruzioni nei B&B agli arresti. Giovanissima leader di una squadra affidabile e concreta alla quale va il ringraziamento della città. Rilasciati i fermati di Montefiascone
VITERBO – A poche ore dalla tradizionale processione della Macchina di Santa Rosa, che attira ogni anno oltre 40.000 spettatori nel cuore di Viterbo, la Digos della questura di Viterbo, guidata con fermezza e strategia dalla commissaria capo Flaminia Donnini, ha condotto un’operazione tempestiva e determinante che si è rivelata decisiva per la sicurezza dell’evento.
Un poliziotta che è il fiore all’occhiello e l’orgoglio del Questore (che ha sempre supervisionato le operazioni) dirigente superiore della Polizia di Stato Luigi Silipo.
Mercoledì pomeriggio – 3 settembre 2025 – gli agenti della Digos hanno fatto irruzione in un B&B nel centro di Viterbo, su via Santa Rosa, dove due uomini di origine turca erano ospitati.
L’alloggio si affacciava direttamente sul percorso della Macchina, creando un potenziale rischio incombente. All’interno della stanza sono state trovate una mitraglietta, una pistola semiautomatica e decine di munizioni disponibili, con evidenti segni che potessero essere pronti all’uso.
I due cittadini turchi ma di etnia curda, Baris Kaya 22 anni di Eminler, in Anatolia, e Ydyiz Agdogan 34 anni di Beypazari, distretto di Ankara, sono stati arrestati con l’accusa di traffico di armi. Non hanno risposto alle domande del pubblico ministero Massimiliano Siddi, avvalendosi della facoltà di non rispondere, e si trovano ora nel carcere di Viterbo assistiti per il momento dall’avvocato d’ufficio Remigio Sicilia.
Durante i controlli è stato trovato un terzo documento intestato a Ergunes Fatih.
Il blitz a Montefiascone

Il giorno successivo, grazie anche al controllo dei documenti usati per il check-in identici a quelli utilizzati dai due fermati, le forze dell’ordine hanno individuato un altro B&B a Montefiascone.
Qui sono stati arrestati altri cinque cittadini turchi, anche loro sospettati di essere coinvolti nella rete criminale in questione. Al momento non sono state formalizzate accuse nei loro confronti e i risultati delle perquisizioni non sono stati ancora resi noti .
In mattinata sono stati rilasciati perché, secondo il magistrato, non ci sarebbero elementi a sostegno dell’accusa.
Ipotesi investigative sul tavolo degli inquirenti
Gli inquirenti di Viterbo stanno valutando tre principali piste investigative:
- Traffico di armi e droga: è l’ipotesi più concreta, su cui si basa al momento il provvedimento cautelare.
- Legami con la mafia turca: emerge come una pista possibile. Il territorio viterbese è già teatro delle indagini che hanno portato, nel maggio 2024, all’arresto del presunto boss turco Bariş Boyun, catturato con l’aiuto di Interpol e forze anti-mafia.
- Ipotesi terroristica: inizialmente considerata, è al momento giudicata più remota. Non sono stati trovati esplosivi né riscontri diretti a sostegno di un collegamento con organizzazioni terroristiche internazionali.
Misure di sicurezza e prosieguo della festa
Il fermo dei due sospetti ha immediatamente fatto scattare il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura, con un ripensamento strategico dell’evento. Tra le contromisure messe in campo:
- Illuminazione eccezionalmente mantenuta accesa lungo il percorso, contrariamente alla tradizione che vorrebbe le luci spente per esaltare l’effetto visivo della Macchina;
- Impiego di unità Nocs, unità cinofile antisabotaggio, cecchini e pattugliamenti straordinari.
Così, nonostante l’emergenza, la solenne processione della Macchina di Santa Rosa si è svolta regolarmente in un clima di sicurezza e partecipazione, come ha evidenziato la sindaca Chiara Frontini, che ha definito la decisione di mantenere la festa una delle più difficili da prendere, ma necessaria.
Il ruolo di Flaminia Donnini: coraggio, organizzazione, leadership

In tutta questa operazione è emerso il ruolo decisivo della commissaria capo Flaminia Donnini, che a soli 30 anni ha saputo orchestrare una risposta investigativa precisa, rapida e coordinata. È stata lei a prendere la decisione operativa di entrare nel B&B sospetto con una squadra ridotta ma altamente efficace, garantendo uno svolgimento silenzioso e fulmineo dell’irruzione.

Non lo ha fatto restando in macchina ma entrando armi in pugno insieme ai suoi uomini e ammanettando i due criminali che in quel momento si trovavano al suo interno. Uno era sdraiato sul letto mentre l’altro stava nel piccolo soggiorno in piedi. Esempio mirabile, quella della capo della Digos di Viterbo, di leadership nel corpo di polizia: coraggio, lucidità e grande capacità organizzativa nei momenti più delicati.
In sintesi
Elemento | Dettagli principali |
---|---|
Arresti iniziali | 2 turchi arrestati con armi in un B&B che affacciava sul percorso della Macchina |
Blitz successivo | 5 persone a Montefiascone arrestate per documenti condivisi |
Ipotesi | Traffico di armi e droga, possibili legami con mafia turca una volta affiliatati al PKK |
Ruolo della
commissario capo Flaminia Donnini |
Coordinamento strategico, coraggio operativo, comando efficace e tempestivo. La città e lo Stato possono essere orgogliosi di avere una superpoliziotta giovanissima dal futuro segnato |