Dopo oltre 10 anni la sentenza del tribunale che ha riconosciuto la responsabilità del ginecologo che non aveva mai riconosciuto la grave malformazione
PARMA – Un bambino nato al Maggiore di Parma nel dicembre 2015, privo degli arti inferiori dal ginocchio in giù a causa di una malformazione congenita, non era mai stato diagnosticato durante la gravidanza. Solo al momento del parto i genitori hanno scoperto la patologia.
Il Tribunale di Parma ha riconosciuto la responsabilità civile professionale di un ginecologo di Sala Baganza, che aveva seguito privatamente la madre, condannandolo a un risarcimento di circa 350mila euro, comprensivo anche delle spese legali. Secondo la sentenza, l’anomalia anatomica avrebbe dovuto essere individuata durante le ecografie effettuate a luglio e settembre 2015, e la mancata diagnosi costituisce un “inadempimento palese”, anche per quanto riguarda l’esame morfologico.
La somma sarà corrisposta dall’assicurazione del professionista, a cui è stata riconosciuta la manleva. I genitori del bambino, oggi prossimo ai dieci anni e portatore di protesi, avevano citato in giudizio anche l’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma e l’Ausl, ma le richieste nei loro confronti sono state respinte.