BARBARANO ROMANO – A Barbarano Romano, Tuscia viterbese, come hobby si fa cinema: motore di tutto (e tutti) è Gianpaolo Rossi: regista, sceneggiatore, produttore, montatore – e tante altre cose – ma non per lavoro (nella vita fa tutt’altro), bensì per diletto.
Dal 2019 realizza corto-mediometraggi coinvolgendo tanti suoi compaesani, che spesso sono i primi a offrirsi per partecipare. Talvolta il giro si allarga alle località limitrofe e l’ultimo suo lavoro ha coinvolto anche i centri (e alcuni abitanti) di Villa San Giovanni in Tuscia, Canale Monterano e Civitella Cesi, che ha regalato una delle location più belle : il Castello Torlonia. È stato girato anche lì “L’asciutta”, commedia romantica che ha toccato pure la tematica ambientalista della siccità (che nel dialetto locale si chiama appunto “asciutta”).
L’incontro tra i due giovani protagonisti Angelica Berni e Gabriele Bravi, avviene grazie all’arrivo di lei in paese, per indagare sulla mancanza d’acqua. Lui la aiuterà a scoprire la motivazione: c’è il “dritto” locale che la ruba. Nel mezzo la vita di paese – con le immancabili comari e i giocatori di carte – e sequenze di feste in piscina ottimamente montate a ritmo di musica. C’è spazio anche per la politica locale, con una simpatica sindaca interpretata da Ilaria Bertocci e il netturbino rivoluzionario Manuele Magagnini.
Obiettivo dichiarato: divertirsi e stare insieme, nessuna pretesa artistica, anche se le cose belle non mancano. A molti, soprattutto ai nuovi, resta quella percezione di ambiente familiare, con pregi e difetti, ma che riporta il tutto a un senso di amatorialità e, soprattutto, di comunità.
Eclettico e polidiedrico.
Gianpaolo (detto il Biondo) per scriverli e girarli si circonda di amici, parenti e non solo, tra cui Matteo Fortuna, coautore e attore de “L’asciutta”, e facente parte del gruppo storico di produzione con Matteo Pagliucchi, Noemi Corzani e Marco Polidori.
Pensiamo di poter dire, senza essere smentiti, che la Biondo Production non abbia troppi eguali e per la quinta volta in 6 anni è riuscita a coinvolgere vecchi e giovani, stimati professionisti e personaggi di paese che spesso danno spunto per ruoli del film e battute da copione. E così la caratterizzazione di figure reali – tanto cara alla commedia italiana – è pienamente rispettata.
In fondo da queste parti tutto si rifà alla comunità reale, dall’attore alla location privata, e al sentimento di fratellanza che coinvolge i partecipanti, già in attesa della prossima avventura. La gente risponde e partecipa, smania di vedere il film, con le proiezioni che non si limitano al solo Barbarano ma, in passato – e in futuro (prossimo appuntamento a Canale Monterano sabato 27 settembre) -, hanno riempito le piazze di altri comuni del comprensorio. Centinaia quelle presenti alla proiezione de “L’asciutta” lo scorso 30 agosto, un evento ormai atteso dagli abitanti, che non mancano poi di dare spunto per idee future o ripetere battute e scene del film. Una condivisione continua che non può che far bene a una comunità.