CIVITAVECCHIA – Vandalismo contro le associazioni di Via Fusco: la lezione di civiltà che non si può ignorare.
Nella notte del 9 settembre, i locali delle associazioni di Civitavecchia che operano in Via Fusco sono stati violati da ignoti.
Vetri infranti, serrature forzate, porte danneggiate: un gesto che non ha soltanto causato costi materiali, ma ha colpito direttamente uno dei centri del volontariato cittadino.
La presidente della Consulta delle Donne, Amelia Ciampa, ha espresso tutta l’amarezza di fronte a questo episodio, sottolineando come sia sconfortante immaginare che qualcuno possa provare orgoglio nel distruggere il lavoro di chi “non possiede nulla se non la volontà di fare del bene”. Parole che risuonano come un atto d’accusa, ma anche come un invito alla riflessione collettiva.
Il gesto vandalico non è soltanto un reato: è un simbolo di disconnessione sociale, un segnale di quanto profonde possano essere le crepe nella comunità.
Eppure, come spesso accade, la risposta è arrivata dalla forza del volontariato stesso. I danni sono stati riparati rapidamente, grazie soprattutto al lavoro del signor Renzi, ricordato con gratitudine da Ciampa. Le associazioni hanno ripreso le proprie attività, dimostrando ancora una volta che la solidarietà resiste e si rialza, più forte degli atti di vandalismo.