La Procura aveva predisposto il dissequestro a luglio ma il Comune non ha mai effettuato i lavori richiesti per la riapertura
VITERBO – Il tratto di viale Trieste, posto sotto sequestro dopo il tragico incidente del 9 giugno in cui ha perso la vita il quindicenne Leonardo Cristiani, avrebbe potuto riaprire già da settimane.
Secondo quanto trapela, infatti, la Procura avrebbe disposto il dissequestro già a luglio, subito dopo la perizia dei consulenti, ponendo però una condizione precisa: il Comune avrebbe dovuto intervenire per ripristinare le condizioni di sicurezza della strada.
Da allora, però, non è stato eseguito alcun lavoro. È proprio questa mancanza di interventi che spiegherebbe la permanenza della chiusura.
L’inchiesta, coordinata dal pm Massimiliano Siddi, mira a chiarire le cause dell’incidente in cui Leonardo è finito con la moto contro un albero. Oltre al casco e al mezzo, oggetto di verifica è anche la strada stessa: la perizia dovrà stabilire se lo stato del manto stradale abbia avuto un ruolo nell’incidente.
Per la vicenda risultano iscritti nel registro degli indagati l’assessore ai lavori pubblici, Floris, e il dirigente del settore manutenzioni, Luca Cosimi.