Crisi della nocciola, Biodistretto: “Situazione critica e istituzioni passive”

VITERBO – “La maggioranza dei nostri produttori di nocciole è in una situazione critica”. A denunciare i fatti è il Biodistretto della Via Amerina.

“Sono ormai anni – per la siccità, per la gelata tardiva, per la variabilità meteorologica, per la cimice asiatica – che la produzione della nocciola è vicina allo zero.

Quel che sta accadendo nella provincia viterbese è drammatico e al pari tempo scandaloso”.

Il Biodistretto della Via Amerina che negli anni dell’abbondanza ha discusso con energia con i produttori sulla necessità della diversificazione, sulla sostenibilità dei sistemi di produzione e sulla trasformazione della materia prima, oggi è vicino e solidale con gli agricoltori, ne condivide le grandi preoccupazioni, con loro s’interroga sul che fare e sul come fronteggiare un’emergenza che rischia di essere letale.

“In questo momento drammatico troviamo inaccettabile la passività delle istituzioni. La Tuscia è il primo polo di produzione in Italia della nocciola, un’eccellenza della quale molti in passato si sono fatti vanto. Dove sono tutti costoro? Perché non ascoltano il grido dei nostri agricoltori, quando chiedono sostegno e aiuto alle istituzioni per affrontare un’emergenza che rischia di compromettere il futuro di tanta parte della nostra agricoltura?.

E sarebbe bene che il mondo politico e istituzionale inizi a riflettere sulle ingenti risorse che sarà necessario mobilitare per affrontare alla radice il grande problema del cambiamento climatico, se si vuole evitare la crisi permanente, l’abbandono delle campagne e il disastro sociale”.