Si resta in trincea tra le mura del palazzo comunale dove maggioranza e opposizione sono tornati a scontrarsi anche ieri
SANTA MARINELLA – Continua la protesta delle opposizioni in consiglio comunale. I gruppi di centrodestra (Forza Italia, Lista Civica Fiorelli, Fratelli d’Italia e Noi Moderati) hanno scelto di non partecipare alla seduta di martedì 17 settembre, spiegando la decisione come «atto di protesta contro la mancata osservanza delle richieste di inserimento all’ordine del giorno di due proposte di assoluta priorità: la realizzazione della rete acque meteo in via Valdambrini; e l’interrogazione urgente sui lavori “Stabilimento Perla del Tirreno e Passeggiata” previsti dal contratto rep. n. 3982 del 01/06/2023».
«È inaccettabile – dichiarano i gruppi di minoranza – che richieste pienamente legittime, fatte da tempo e sollecitate, vengano costantemente ignorate. Questa condotta rappresenta una violazione palese delle regole democratiche e un atto di discriminazione politica. Per questo motivo abbiamo protocollato due nuove convocazioni di consiglio comunale per deliberare su: l’interrogazione relativa ai lavori di messa in sicurezza dello stabilimento balneare e dell’immobile comunale Perla del Tirreno, con la relativa passeggiata e la mozione per la realizzazione della rete acque meteo in via Valdambrini e il rifacimento del manto stradale».
Il centrodestra insiste sulla necessità di intervenire subito: «Riteniamo queste opere fondamentali per la vivibilità e la sicurezza della città. Allo stesso tempo, non possiamo ignorare il crescente degrado urbano e la scarsa pulizia delle strade, a fronte di costi elevati sostenuti dai cittadini. L’amministrazione continua a minimizzare, a concentrare l’attenzione solo su grandi opere in perenne ritardo, e a trascurare i problemi quotidiani della comunità. Noi crediamo che la politica non debba essere un esercizio di potere ma un servizio ai cittadini. Per questo, non parteciperemo ai lavori consiliari fino a quando le nostre proposte non saranno poste all’ordine del giorno, come la democrazia impone. La nostra non è assenza, ma presenza forte e chiara: non saremo complici di un’amministrazione che calpesta regole e cittadini. O si cambia passo, o sarà evidente a tutti che la città è ostaggio di un potere chiuso e autoreferenziale».