Graffignano – Prospettiva Comune contro la maggioranza: “Mensa è diventata un lusso a Sipicciano”

GRAFFIGNANO – Riceviamo e pubblichiamo – La mensa per la scuola dell’infanzia a Sipicciano è diventata un lusso. Si parla tanto di denatalità, della difficoltà delle famiglie di conciliare vita e lavoro, del lavoro femminile in Italia che ha le percentuali più basse d’Europa, di servizi per l’infanzia inadeguati e costosi, di famiglie che non riescono più ad arrivare alla fine del mese. Per non parlare di quanto sia importante l’istruzione fin dai primi anni di vita dei nostri bambini e delle nostre bambine per il loro successo formativo negli anni successivi della carriera scolastica.
All’amministrazione comunale di Graffignano probabilmente queste emergenze non sono né conosciute né sentite se quest’anno il costo della mensa della scuola dell’infanzia è stato aumentato tanto da risultare tra i più onerosi per le famiglie della zona. Siamo infatti il Comune della Tuscia e anche del Lazio con i costi tra i più alti. Per chi non lo sapesse la fascia di esenzione arriva solo ad un Isee di 4000 euro, quando negli altri Comuni arriva a 6.000 e 8.000 euro. Per il primo figlio una famiglia paga dai 4.20 ai 5.80 auro a pasto a seconda della fascia Isee e una famiglia con tre figli con appena 18.001 euro di Isee paga 3.60 per il terzo figlio. Tanto per dire a Castiglione in Teverina e Bomarzo si paga 4.50, a Civitella D’Agliano 3.00 euro, a Vitorchiano da 2.30 a 3.60. Questo aumento renderà difficoltoso, per alcune famiglie, far restare i propri bambini e bambine a mangiare a scuola rinunciando così anche alle ore pomeridiane di lezione e gioco.
Una famiglia con un Isee che va da 18.001 a 29.000 euro sostiene un costo mensile per il primo figlio di 104,00 euro, con due figli 188,00 euro, con tre figli 260,00 euro. Poi ci meravigliamo se le coppie non fanno figli, se le donne non lavorano oppure ci chiediamo perché nella nostra comunità i bambini non facciano il tempo pieno. Non è neanche permesso alle famiglie di andare a prendere i bambini per farli mangiare a casa e poi riportarli a scuola. Tanto per fare un confronto il costo medio nel Lazio a famiglia è 75,00 euro al mese. Chiediamo al Sindaco ed alla Giunta di rivedere urgentemente queste tariffe per sostenere la natalità nel nostro Paese e dare una mano alle famiglie già duramente provate dal caro energia e dal caro vita. Invece di sprecare le competenze dei professionisti in Comune per partecipare a bandi faraonici per opere di cui ancora dobbiamo vedere una parvenza di inizio di lavori (piscina comunale, nuovi impianti sportivi, aree camper ecc….) cerchiamo di occuparle a trovare, tra le maglie del bilancio, le risorse per abbassare le tariffe ai cittadini ed alle famiglie.

Prospettiva Comune, gruppo di minoranza