Bagnoregio – L’ex Enal torna alla comunità: la Regione lo dona al Comune insieme a 180mila euro per rifare il tetto

Plauso del sindaco Luca Profili che ringrazia Regione e consiglieri coinvolti per il grande lavoro. Adesso lo stabile sarà ristrutturato e poi destinato a usi civici

BAGNOREGIO – Il Palazzo ex Enal è ufficialmente di proprietà del Comune di Bagnoregio. Con la firma del decreto da parte del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, si chiude un iter lungo e complesso, che già lo scorso febbraio aveva visto un primo passaggio con l’approvazione della delibera di giunta regionale.

Un risultato che il sindaco Luca Profili definisce “la fine di una storia lunghissima che sembrava impossibile e che oggi diventa realtà, grazie a un enorme lavoro di squadra”.

Oltre al trasferimento gratuito dell’immobile, la Regione ha stanziato 180 mila euro per il rifacimento del tetto, un finanziamento che nelle prime fasi era stato quantificato in 140 mila euro e che oggi si rivela ancora più consistente, consentendo di garantire sicurezza e funzionalità a una struttura centrale per il paese.

Il sindaco ha voluto ringraziare il presidente Rocca, l’assessore Fabrizio Ghera e i consiglieri Daniele Sabatini e Enrico Zelli per l’impegno che ha reso possibile il raggiungimento del traguardo.

Il palazzo ex Enal non è solo un edificio, ma un pezzo di memoria collettiva per i bagnoresi. L’immobile era stato costruito come sede dell’Ente Nazionale Assistenza Lavoratori (ENAL), organismo pubblico nato nel 1945 con lo scopo di gestire attività dopolavoristiche, culturali e ricreative per i lavoratori italiani. In quegli anni, le sedi locali dell’ENAL ospitavano circoli, sale per attività culturali, mense e spazi di socialità che avevano un forte valore comunitario.

Anche a Bagnoregio il palazzo divenne un punto di riferimento per la vita sociale del paese, accogliendo iniziative ricreative e funzioni legate all’assistenza dei lavoratori. Con la soppressione dell’ente nel 1978, l’immobile perse progressivamente la sua funzione originaria e rimase per decenni in una situazione di stallo, senza una destinazione chiara.

Oggi, con il trasferimento definitivo al Comune e con i fondi per il restauro, l’ex Enal è pronto a vivere una nuova fase.

È un luogo che tornerà ad essere vivo e disponibile per la comunità – ha dichiarato Profili – un punto di riferimento per la cultura e la socialità di Bagnoregio”.

Il recupero dell’edificio non rappresenta soltanto un’opera di riqualificazione edilizia, ma anche un atto di restituzione alla cittadinanza di uno spazio che appartiene alla memoria collettiva e che potrà diventare motore di nuove iniziative culturali e sociali.