Sabaudia – Tragedia nei cieli del Circeo: lutto per l’Aeronautica Militare

SABAUDIA – Il decollo alle 8 per un volo di addestramento. Meno di mezz’ora dopo, il velivolo scompare dai radar e si schianta nella vegetazione del Parco nazionale del Circeo, a Sabaudia. Le fiamme divorano la fusoliera: per i due militari a bordo non c’è scampo.

Le vittime: il colonnello Simone Mettini e l’allievo pilota Lorenzo Nucheli

A perdere la vita sono stati il colonnello Simone Mettini, 48 anni, comandante del 70° Stormo di Latina, e Lorenzo Nucheli, 19 anni, allievo pilota originario di Serrone (Frosinone). Volavano insieme per una missione addestrativa, con Mettini in qualità di istruttore. I corpi sono stati ritrovati accanto ai rottami del T-260B. La dinamica è in corso di accertamento.

Mettini, nato a Piombino e residente ad Aprilia, era un pilota esperto: oltre 4.000 ore di volo, missioni in Italia e all’estero, e dal 2024 alla guida della scuola di volo di Latina Scalo. La comunità toscana e quella pontina lo ricordano con affetto e stima.

Nucheli aveva iniziato il percorso in Accademia lo scorso agosto: un ragazzo solare, generoso, appassionato di volo e già volontario di Protezione civile. Il Comune di Serrone ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali.

Il luogo e i soccorsi

Il punto d’impatto è stato individuato in una zona boscosa tra Cerasella e la Migliara 49, all’interno del Parco del Circeo. Le ricerche sono scattate subito dal cielo, con elicotteri dell’Aeronautica e dei Vigili del fuoco, e da terra con Vigili del fuoco, Carabinieri e Protezione civile.

Il velivolo e le indagini

Il mezzo coinvolto è un T-260B del 70° Stormo, impiegato per l’addestramento al volo basico. La Procura ha aperto un’inchiesta e una commissione dell’Aeronautica Militare è al lavoro per valutare gli aspetti tecnici e ricostruire con precisione la sequenza degli eventi. Al momento le cause dell’incidente non sono note.

Testimonianze raccolte in zona riferiscono di un velivolo visto precipitare rapidamente; gli inquirenti si muovono con la massima cautela nell’interpretazione dei primi elementi, come di prassi in questi casi, e approfondiranno ogni possibile fattore concorrente.

Il cordoglio delle istituzioni

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso “profonda costernazione e sincera commozione” per la tragedia, manifestando la sua vicinanza alle famiglie delle vittime e all’Aeronautica Militare. Messaggi di cordoglio sono arrivati anche dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal Ministro della Difesa Guido Crosetto.

Il dolore ha attraversato l’intero Paese: dalle comunità di Latina e Piombino, legate alla vita e alla carriera del colonnello Mettini, fino alla Ciociaria, dove la famiglia di Lorenzo è molto conosciuta. In rete e sui canali ufficiali dell’Arma Azzurra sono comparsi messaggi semplici e toccanti: “Cieli blu, Simone. Cieli blu, Lorenzo”.

Chi erano

Simone Mettini aveva intrapreso la carriera nel 1997 (corso “Urano IV”), accumulando migliaia di ore di volo e assumendo incarichi di crescente responsabilità fino alla guida del 70° Stormo. Colleghi e autorità locali lo ricordano come un ufficiale rigoroso e vicino ai suoi uomini.

Lorenzo Nucheli, 19 anni, aveva trasformato un sogno in un percorso di vita appena iniziato. Le parole del sindaco di Serrone, Giancarlo Proietto, restituiscono il ritratto di un giovane “generoso, appassionato del volo e animato da un profondo senso del dovere”, un ragazzo cresciuto con lo spirito del servizio alla comunità.

Cosa succede adesso

Le prossime ore saranno dedicate ai rilievi sul relitto, all’analisi dei tracciati radar e delle comunicazioni, nonché all’ascolto di eventuali testimoni. La magistratura e la commissione tecnica dell’Aeronautica stabiliranno un perimetro investigativo completo per determinare cause e concause dell’accaduto, come da protocollo. Fino alla conclusione delle indagini, ogni ipotesi resta prematura.

Un Paese in silenzio

Nel giorno successivo alla tragedia, l’Italia si stringe attorno alle famiglie Mettini e Nucheli, ai colleghi del 70° Stormo e all’intera Forza Armata. A Latina, a Piombino e a Serrone, dove è stato deciso il lutto cittadino, si raccolgono preghiere e ricordi. In attesa di risposte, restano la gratitudine e il rispetto per due servitori dello Stato caduti durante l’adempimento del dovere.