Un successo che porta la firma dell’ex sindaco Alessandro Giulivi che all’epoca fu molto criticato (ingiustamente) di aver chiuso l’accesso all’oasi naturale e iniziato con il Demanio la procedura di risanamento dei luoghi
TARQUINIA – Il traguardo è finalmente a vista. Dopo un lungo lavoro di concertazione avviato con la precedente amministrazione comunale guidata da Alessandro Giulivi, il percorso per la rinascita del Borgo delle Saline di Tarquinia entra nella fase decisiva: l’Agenzia del Demanio ha avviato la procedura per affidare i servizi tecnici di progettazione e direzione lavori necessari alla messa in sicurezza, al restauro e al risanamento conservativo del compendio.
Che cosa prevede la gara
La Direzione Regionale Lazio dell’Agenzia del Demanio ha adottato la Decisione di contrarre per una procedura aperta telematica ai sensi dell’art. 71 del D.lgs. 36/2023. L’affidamento riguarda: progettazione di fattibilità tecnico-economica (PFTE), progettazione esecutiva in modalità BIM, rilievi e indagini preliminari, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione; come opzione, anche direzione lavori, coordinamento della sicurezza in esecuzione e aggiornamenti catastali. Il compendio è identificato come “Borgo delle Saline di Tarquinia” – scheda VTD0136, CIG B829630849 e CUP E82H25000230001.
Importi, tempi e criteri
L’importo a base di gara per l’insieme dei servizi e delle indagini è pari a € 2.498.050,38 (oltre IVA e oneri). La durata dell’appalto è fissata in 310 giorni naturali e consecutivi dal formale avvio del servizio. L’aggiudicazione avverrà con offerta economicamente più vantaggiosa (qualità 85 punti, prezzo 15). È previsto l’uso della piattaforma telematica “Appalti e Contratti” di Maggioli per l’espletamento della procedura.
La scomposizione principale
- Servizi di ingegneria e architettura (PFTE/PE/BIM, rilievi, sicurezza in progettazione): quota prevalente del valore dell’affidamento.
- Indagini strutturali, archeologiche e geognostiche: € 195.889,50 (di cui € 9.328,07 costi sicurezza e € 103.575,32 manodopera).
- Opzione Direzione Lavori + CSE + pratiche catastali: € 641.916,27.
Governance del progetto
Per l’intervento è stato nominato RUP l’arch. Laura Valentini (nota prot. 4171 del 03/04/2025) e sono state individuate le ulteriori figure del team di supporto (nota prot. 9334 del 05/08/2025). La proprietà e la regia restano in capo all’Agenzia del Demanio, proprietaria del bene culturale tutelato ai sensi del D.Lgs. 42/2004.
Perché è un passaggio storico
Il Borgo delle Saline è un unicum paesaggistico-industriale: un sistema di fabbricati e spazi aperti che raccontano il rapporto tra la città, il mare e la produzione del sale. L’avvio della progettazione integrata con standard BIM e la cornice di restauro e risanamento conservativo aprono a una rifunzionalizzazione capace di coniugare tutela, sicurezza e nuovi usi pubblici, con ricadute su accoglienza, educazione ambientale, percorsi di visita e presidio del territorio.
Cosa succederà nei prossimi mesi
- Affidamento dei servizi tramite gara telematica, con possibilità (prevista dal Codice) di non procedere all’aggiudicazione se nessuna offerta risulterà idonea.
- Esecuzione delle indagini e completamento del PFTE per l’intero compendio, inclusa la messa in sicurezza dei fabbricati.
- Progettazione esecutiva (BIM) dei corpi di fabbrica destinati a usi istituzionali (tra cui quelli previsti per l’Arma dei Carabinieri).
- Opzionale DL e CSE: in caso di attivazione, il medesimo affidatario potrà seguire l’esecuzione, garantendo continuità progettuale e controllo della qualità.
Impatti attesi sul territorio
- Sicurezza: consolidamento e riduzione del rischio su edifici storici in area sensibile.
- Valorizzazione culturale e turistica: percorsi di visita e fruizione più sicuri e organizzati, con effetti positivi sulla stagione balneare e sui flussi di turismo scolastico e naturalistico.
- Economia locale: cantiere e gestione post-intervento possono attivare filiere di servizi (manutenzione, accoglienza, guide, eventi).
- Trasparenza e qualità: gara pubblica, criteri ambientali minimi (CAM) e metodologie digitali per una progettazione tracciabile e verificabile.
Una riapertura che profuma di mare e di memoria
L’epilogo di questa fase amministrativa non è un punto d’arrivo, ma l’inizio della rigenerazione del Borgo: un luogo dove storia del lavoro e natura si incontrano. Con l’avvio della progettazione e la possibilità di attivare rapidamente cantieri qualificati, la riapertura delle Saline di Tarquinia torna un obiettivo concreto e prossimo, nel segno della continuità amministrativa e della collaborazione istituzionale che ha permesso di superare gli ultimi ostacoli. Rimane la preoccupazione della gestione dell’attuale amministrazione che ha dimostrato gravi carenze gestionali e politiche della cosa pubblica al di là dei roboanti annunci dei “lavoretti” fatti qua e la dall’attuale giunta Sposetti.
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