Il consigliere d’opposizione ed ex senatore della Repubblica auspica che il nuovo sciopero generale sia all’insegna del rispetto e che non sia fomentato
“Quello che stiamo leggendo, in queste ore, in merito allo sciopero generale di domani sarebbe comico, se non avesse, in realtà, risvolti pericolosi e molto preoccupanti. Il comunicato degli studenti dell’Università Statale di Milano (città dove si sono già verificati sconsiderati attacchi alla Polizia da parte dei cosiddetti pro-Pal) è l’esempio chiaro che lo stop alla Flotilla da parte di Israele è soltanto un pretesto, per occupare l’università e per prepararsi a un venerdì non di sciopero generale, ma di scontri e violenze”.
È quanto dichiara l’ex parlamentare Giulio Marini, consigliere comunale (Fi-Udc-Fondazione) di Viterbo, il quale aggiunge che “i cittadini, che hanno già mille problemi quotidiani, domani dovranno sopportare nuovi disagi, dalle scuole chiuse ai trasporti pubblici che non funzioneranno, per una vicenda come quella della Flotilla, montata ad arte, in modo irresponsabile, dalla sinistra salottiera, che non tocca minimamente i cittadini italiani. Fa bene, quindi, il ministro Salvini a pensare alla precettazione per alcuni settori e forse sarebbe utile anche ipotizzare l’utilizzo di reparti dell’Esercito, per scongiurare nuovi incidenti, in chiave anti-israeliana”. “La gente – conclude Marini – è arcistufa di subire disagi, scatenati da questa sinistra, che, continuamente presa a schiaffi alle urne, sposta l’attenzione, aizzando la folla su temi che andrebbero affrontati con grande cautela, anziché accusando e urlando contro il Governo. Schlein, Conte e compagnia continuano a lanciare sassi e, se lo sciopero generale di domani si risolverà nuovamente in una giornata di violenze, saranno loro i primi responsabili”.