Viterbo – Sport e inclusione, la sindaca Frontini a Roma per l’incontro ANCI

“L’accessibilità e l’inclusione sono le condizioni che devono essere garantite affinché lo sport sia davvero alla portata di tutti”, ha dichiarato la sindaca

ROMA – Gli eventi sportivi possono diventare strumenti di innovazione, attrattività e inclusione nei comuni italiani. È il messaggio lanciato dalla sindaca di Viterbo, Chiara Frontini, intervenuta lo scorso 6 ottobre a Roma all’incontro “Sinergie”, promosso dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), alla presenza del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e del presidente ANCI, Gaetano Manfredi.

“L’accessibilità e l’inclusione sono le condizioni che devono essere garantite affinché lo sport sia davvero alla portata di tutti”, ha dichiarato la sindaca. Frontini ha sottolineato come l’amministrazione comunale di Viterbo abbia integrato urbanistica, sport e accessibilità nel concetto di Qualità degli spazi urbani, un approccio che contribuisce a migliorare la vita dei cittadini.

L’ente ha investito milioni di euro, tra fondi PNRR e finanziamenti vari, nella riqualificazione degli impianti sportivi, dal Palamalè al bocciodromo, dalla piscina comunale al campo da rugby e da baseball, fino allo stadio Rocchi. Recentemente è stato acceso un mutuo da tre milioni di euro con il Credito Sportivo per realizzare campi in erba nei quartieri Barco e Pianoscarano e per ulteriori interventi di efficientamento della piscina comunale.

“Fondamentale è anche il rapporto con le federazioni sportive – ha aggiunto Frontini – perché la loro gestione degli impianti permette di accedere a nuovi investimenti e costruire solide relazioni istituzionali”.

La sindaca ha inoltre evidenziato il ruolo degli eventi sportivi come attrattori turistici e come strumenti di cambiamento sociale e culturale. Tra questi, la manifestazione “Io e te sulla stessa pedana”, avviata con atleti paralimpici di scherma, rappresenta un esempio concreto di sport per tutti e di promozione dell’accessibilità. “La sfida non è con un avversario, ma contro le barriere che limitano il diritto di accesso allo sport”, ha concluso.