L’episodio del 23enne ucciso questa notte riaccende i fari sul problema
PERUGIA – L’omicidio avvenuto nella nottata a Perugia di un giovane di 23 anni, riaccende i riflettori sullo stato della sicurezza in città ed in tutta l’Umbria ed interviene in merito.
“La situazione da tempo è sotto la nostra lente di ingrandimento – dichiara Pasquale Romano, l segretario regionale del Coisp, sindacato della Polizia di Stato – siamo molto preoccupati per la cronica carenza di personale della Polizia di Stato che, nonostante gli sforzi e l’impegno, oltre l’ordinario, delle donne e degli uomini della Polizia di Stato in servizio di Perugia e Terni, compromette l’efficacia del controllo del territorio e la sostenibilità dei servizi in entrambe le province umbre”.
Emergenza microcriminalità e servizi al limite
“Nonostante l’esito positivo dell’istituzione della “Zona Rossa” nel centro di Perugia, la sicurezza rimane precaria. Si registra un preoccupante incremento degli episodi di microcriminalità, anche tra giovanissimi”.
Le due sole pattuglie di controllo del territorio in servizio per turno, insufficienti per una città come Perugia.
“È urgente un forte rafforzamento della Questura di Perugia per poter istituire almeno una pattuglia aggiuntiva, garantendo al contempo “respiro” al personale degli uffici, già sotto forte pressione a causa dei numerosi servizi straordinari e di Ordine Pubblico.
Gravissima è anche la situazione della Sezione Polizia Stradale di Perugia che riesce a malapena a garantire una singola pattuglia in provincia per ogni turno di lavoro.
Il segretario nazionale Stefano Spagnoli ha dichiarato: “La carenza di personale nella Polizia di Stato, purtroppo, è un problema atavico, di carattere nazionale, aggravatosi ancor più negli anni passati con il blocco del turn over. Questo governo, per fortuna, ha superato tale empasse e sta cercando di recuperare e risolvere questa criticità con nuove assunzioni, per circa 4500 unita’ all’anno, senza soluzione di continuità. Apprezzabile anche lo sforzo fatto recentemente dal Ministero dell’Interno con l’assegnazione di un consistente numero di agenti alla provincia di Perugia e di Terni ma, purtroppo, non basta, non è ancora sufficiente per un controllo del territorio adeguato alle esigenze di sicurezza della regione. Per questo motivo questa organizzazione sindacale continuerà a lavorare e pungolare l’amministrazione affinché ulteriori risorse operative possano essere assegnate alla Regione Umbria”.