LATINA – Secondo le nuove ricostruzioni, il gip di Latina ha ritenuto attuale e concreto il pericolo di reiterazione e di inquinamento probatorio alla luce di un presunto “sistema” finalizzato a consolidare il peso politico di Enrico Tiero: favori amministrativi in Regione (in particolare su sanità e rifiuti) in cambio di utilità private, denaro contante e perfino tessere di partito utili a «pesare» ai congressi.
È la chiave di lettura che oggi vari quotidiani sintetizzano così: «assunzioni e tessere per avere più potere», con un circuito di vantaggi incrociati tra imprenditori della sanità privata e del commercio e la rete di consenso del consigliere.
Il tassello più dettagliato riguarda l’assunzione “pilotata” della figlia del consigliere, indicata dagli atti come contropartita dell’interessamento presso gli uffici regionali per l’ampliamento dei posti letto di una struttura sanitaria privata del capoluogo pontino. Le cronache di oggi mettono in fila tempi e utilità: contratto a tempo indeterminato nel giugno 2023, e la prospettiva — discussa in famiglia — di poter pagare il mutuo grazie alla stabilizzazione. Per gli inquirenti, quel contratto sarebbe l’esito di un do ut des corruttivo.
Sul fronte finanziario, emergono inoltre passaggi sul ricorso al contante: sull’ordinanza il Gip sottolinea come gli investigatori abbiano monitorato disponibilità di denaro cash, rilevando movimenti che — sempre secondo l’ipotesi accusatoria — si intrecciano con versamenti e spese “giustificate” in modo ritenuto non convincente. È in questo perimetro che si colloca anche l’episodio dei 6 mila euro citato nei giorni scorsi come corrispettivo mascherato da “cena”, parte del mosaico di utilità contestate.
Le motivazioni cautelari richiamano poi il rischio di inquinamento probatorio: già ieri alcune testate locali hanno riferito dell’episodio della webcam “scoperta” durante le attività tecniche e dei fogli strappati subito dopo, considerati dal giudice un indice della possibilità di interferenze sull’evidenza raccolta. Oggi questo profilo resta uno dei cardini che reggono la misura dei domiciliari, accanto alla natura seriale degli scambi contestati.
Più in generale, la mappa delle utilità odierna tratteggiata, parla di promesse di facilitazioni a titolari di attività commerciali, dirigenti della sanità privata e società dei rifiuti, a fronte di assunzioni di persone segnalate, denaro e tesseramento FdI per gonfiare il peso interno del consigliere. È lo schema che i pm avrebbero isolato come “sistema Tiero”, ora oggetto di acquisizioni documentali ulteriori.
Sul piano politico-amministrativo, le notizie di oggi confermano gli effetti immediati della Severino (sospensione di diritto dalla carica) e aprono il cantiere delle sostituzioni in Commissione Attività produttive: si fa il nome della prima dei non eletti, Emanuela Zappone, mentre la maggioranza ribadisce la linea del garantismo.
In sintesi: le motivazioni dell’arresto, alla luce delle uscite di oggi, si fondano su tre pilastri — scambi corruttivi strutturati (assunzioni, denaro, tessere) per accrescere potere politico; connessioni operative con filiere della sanità privata e dei rifiuti per incidere su pratiche e autorizzazioni; pericolo di inquinamento corroborato da episodi specifici — che, secondo il gip, giustificano la misura. Resta naturalmente intatto il principio di presunzione d’innocenza: la difesa prepara il ricorso al Riesame, chiamato a misurare la tenuta di questo impianto alla prova delle carte.