Rieti – Assalto al pullman dei tifosi di Pistoia, il piano organizzato in una chat: tre ultras nel mirino degli inquirenti

Nella vicenda ha perso la vita il conducente del mezzo, Raffaele Marianella

RIETI – Una spedizione punitiva pianificata in chat: è questa l’ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori dopo l’assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket, costato la vita a Raffaele Marianella, 65 anni, secondo autista del mezzo colpito mortalmente da una pietra.

Secondo quanto emerso dalle prime indagini, almeno tre tifosi della Sebastiani Rieti avrebbero preso parte all’azione violenta, organizzata attraverso una conversazione su una chat privata. Le loro posizioni sono ora al vaglio del pubblico ministero Lorenzo Francia e degli investigatori della Squadra Mobile e della Digos di Rieti.

Gli scambi di messaggi tra i presunti responsabili potrebbero rivelarsi fondamentali per ricostruire la dinamica dei fatti avvenuti la sera di domenica 19 ottobre lungo la Rieti-Terni, nei pressi di Contigliano, quando il pullman dei sostenitori toscani fu bersagliato da una sassaiola.

Gli inquirenti stanno concentrando l’attenzione su una decina di tifosi reatini, tra cui alcuni appartenenti alla “Curva Terminillo”, gruppo ultras vicino ad ambienti dell’estrema destra e già noto alle forze dell’ordine per episodi di tensione verificatisi in passato al PalaSojourner durante incontri di basket ad alta rivalità.

«Al momento non risultano fermi», ha dichiarato il procuratore capo di Rieti Paolo Auriemma, precisando che le indagini proseguono a ritmo serrato. Nella giornata di domani sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Raffaele Marianella, per chiarire in modo definitivo la causa del decesso.

Tragedia sulla Rieti-Terni: ucciso con una mattone il secondo autista del pullman dei tifosi del Pistoia Basket