Elisoccorso nel Lazio: appalto in panne, sanzioni fantasma. E Mostarda che fa?

Intanto la Procura di Roma ha affidato alle Fiamme gialle le indagini sulla vicenda. Dai ritardi nell’affidamento della gara alla sua assegnazione senza i dovuti controlli

ROMA – C’è un punto che oggi non si può più eludere: l’appalto dell’elisoccorso del Lazio affidato a Elifriulia è un dossier pieno di ombre, rilievi formali e polemiche operative, mentre le sanzioni previste dal capitolato non risultano applicate.

Lo dicono mesi di atti e cronache, non gli umori del giorno. L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha già bacchettato Ares 118 e Regione per la gestione della gara; la vicenda è finita anche in Procura e alla Corte dei Conti. Eppure, dalla Direzione Generale competenza regionale, nessuna traccia di misure incisive se non quella, del tutto inutile, di inviare un perito per verificare se gli elicotteri sono vecchi oppure no (basta vedere le immatricolazioni e i numeri di serie dei vettori).

Delibera_967_2025.pdf Nomina Consulente Aeronautico contratto Elifriulia

Nel frattempo, il servizio ha mostrato criticità logistiche e di flotta: a fine estate la rimozione di un elicottero di riserva dal Lazio verso un’altra regione ha scatenato l’ira di Ares 118 e un esposto all’autorità giudiziaria; in Basilicata l’ASP ha contestato a Elifriulia il mancato arrivo del terzo mezzo di scorta, con riferimento esplicito al “mezzo sottratto al Lazio”. Se un vettore promesso in gara opera altrove, il capitolato non è carta da parati: scattano penali. Dove sono?

Non è solo “chiacchiera”. ANAC, delibera n. 534/2024: sul perimetro della gara (aggiudicazione Regione Lazio n. G17614 del 12.12.2022) sono stati depositati ricorsi e motivi aggiunti; l’Autorità ha censurato la gestione della procedura da parte di Ares 118 e della Regione, dopo anni di proroghe, indicando criticità sui principi di concorrenza.

A febbraio 2025 la stampa riferisce di atti all’attenzione della Procura e dei magistrati contabili.

Ad agosto 2025 altre testate riportano segnalazioni di Ares in Procura su presunte violazioni del fornitore. Il quadro è oggettivamente allarmante. (Autorità Nazionale Anticorruzione)

“Il Tempo” (27 ottobre 2025) torna sulla partita, rilanciando il tema della mancata applicazione delle sanzioni e del rispetto integrale del capitolato: un aggiornamento che conferma quanto questa storia sia tutt’altro che chiusa. Per un servizio vitale come l’elisoccorso, l’ambiguità non è un’opzione.

Il Direttore Generale (DG) Narciso Mostarda guida la macchina amministrativa che deve vigilare sul contratto, contestare le inadempienze, applicare penali e — se serve — avviare la risoluzione. Non è un tema “tecnico”, è responsabilità politica e gestionale.

  • Se i mezzi dichiarati in gara vengono cambiati o risultano non disponibili, la stazione appaltante deve pretendere conformità o attivare penali. Punto.
  • Se un elicottero di riserva “migra” altrove e il servizio resta scoperto, non basta una nota stampa: serve un atto, una penale, una diffida. (attualita.it)
  • Se ANAC ha già rilevato criticità procedurali, non si può far finta di nulla: si rettifica la rotta, si dà conto pubblicamente del cronoprogramma delle azioni correttive e delle sanzioni applicate.

Oggi invece vediamo opacità sullo stato delle penali e delle verifiche di conformità dei vettori. Mostarda non può limitarsi alla liturgia delle rassicurazioni: deve pubblicare (in “Amministrazione Trasparente” e sul profilo del committente) l’elenco delle contestazioni elevate, delle sanzioni irrogate, dei rientri in servizio dei mezzi, delle eventuali sostituzioni e del relativo titolo contrattuale. Finché ciò non accade, la mancata applicazione delle regole diventa un fatto politico.

Le domande a cui il DG deve rispondere, subito

  1. Quali elicotteri sono stati indicati in gara e quali sono effettivamente in servizio nel Lazio, base per base, con matricole e disponibilità giornaliera? (Tracciabilità). (Regione Lazio)
  2. Quante penali sono state iscritte e incassate per indisponibilità del mezzo, mancata presenza del “terzo di scorta”, cambi di modello o trasferimenti fuori regione? Date, importi, causali. (Regione Lazio)
  3. Quali azioni conseguenti ai rilievi ANAC sono state adottate (determine, diffide, clausole risolutive, piani di rientro) e con quale calendario di attuazione?
  4. Perché, ad agosto 2025, nonostante le segnalazioni formali su flotta e disponibilità, l’affidamento è “rimasto in piedi” senza misure esemplari? Chi ha firmato cosa. (EtruriaNews)

Basta alibi: applicare il capitolato, proteggere il servizio

L’elisoccorso non è un appalto qualsiasi: è vita o morte. Quando mezzi promessi vengono cambiati, quando elicotteri risultano vecchi, fuori standard o semplicemente altrove, il DG deve far rispettare il contratto, non proteggere l’inerzia. Le regole ci sono (capitolato, penali, facoltà di risoluzione, escussione garanzie). Usatele. Finché non vedremo atti e sanzioni, la responsabilità politica sarà di Narciso Mostarda.

Proprio Narciso Mostarda era stato invitato più volte dall’ufficio di Gabinetto del presidente Francesco Rocca a vigilare e denunciare qualsiasi disservizio. Cosa che ha dovuto fare lo stesso Gabinetto investendo del problema l’Anticorruzione interna e la Procura di Roma alla quale sono stati consegnati numerosi documenti attestanti le inadempienze contrattuali di Elifriulia.

Il sostituto procuratore Gianfranco Gallo ha delegato alle indagini la Guardia di Finanza che, da quanto ci risulta, avrebbe già acquisito una corposa documentazione sulla quale starebbero lavorando per accertare le irregolarità segnalate a cominciare dalla base di Roma che da oltre un anno è provvisoria a Ponte Galeria e quella che andava sistemata a spese di Elifriulia nel sedime aeroportuale dell’Urbe è tutt’oggi abbandonata.