ROMA — Le ultime tre settimane sono state scandite in varie città italiane da cortei pro-Palestina, momenti di forte tensione con le forze dell’ordine, occupazioni di scuole e interruzioni di incontri pubblici in università.
Non solo. Il fatto accaduto all’ex deputato del partito democratico Emanuele Fiano al quale è stato impedito di parlare la dice lunga sulla situazione che stiamo vivendo sulle piazze e nelle scuole.
Non c’è il pericolo “fascismo”, ormai parola usata per aizzare la folla contro gli avversari politici di turno del centrodestra. Il vero pericolo è il dilagare del comunismo e dei suoi rappresentanti più violenti che, solo la bandiera ideologica della falce e martello e della bandiera palestinese, non perdono occasione per trasformare le piazze in campi di battaglia.
- Torino (25 ottobre) — Tensioni davanti al Museo Egizio durante un corteo pro-Palestina: contatti tra manifestanti e forze dell’ordine, cariche dei carabinieri e una giovane fermata per identificazione. Nei giorni successivi, cori ostili verso esponenti di governo e scontri con la polizia in centro.
- Roma (24 ottobre) — Al presidio pro Gaza la polizia è intervenuta con idranti e cariche dopo un tentativo di trasformare il presidio in corteo non autorizzato; attimi di caos in zona centro.
- Bologna, Firenze, Torino (2 ottobre) — Nella giornata delle mobilitazioni per la “flotilla”, blocchi a stazioni e arterie cittadine; a Torino segnalata un’irruzione alle Officine Grandi Riparazioni con danni agli spazi.
Scuole e atenei: occupazioni e eventi interrotti
- Napoli (18 ottobre) — La Città Metropolitana chiede lo sgombero delle scuole occupate per Gaza; la vicenda innesca uno scontro politico locale.
- Roma (15 ottobre) — Nuove mobilitazioni in vari licei; i collettivi annunciano presìdi e iniziative contro il governo e per la causa palestinese.
- Torino (28 ottobre) — Tensioni all’Einstein durante un volantinaggio: verso l’occupazione dell’istituto, con un denunciato e intervento delle forze dell’ordine.
- Venezia, Ca’ Foscari (27 ottobre) — Interrotto l’incontro con Emanuele Fiano: un gruppo di attivisti pro-Pal fa irruzione con striscioni e slogan (“fuori i sionisti dall’università”), impedendo la prosecuzione dell’evento; la rettrice Tiziana Lippiello condanna le “prevaricazioni”.
- Bologna (28 ottobre) — Contestazione al liceo Minghetti contro l’ingresso del senatore Marco Lisei; cori e striscioni impediscono l’accesso, denunciata l’azione di collettivi della sinistra studentesca.
La sinistra quando non governa dice che la democrazia in Italia è a rischio, questo semplicemente perché a governare non è lei, lo ha dimostrato Schlein all’estero parlando male della sua stessa Patria e continuano a dimostrarlo dicendo che questo clima d’odio è portato avanti dal governo Meloni.
La sinistra è sempre più intollerante verso chi non la pensa come lei. Violenze di piazza, aggressioni ai ragazzi di destra e fantocci del Presidente del Consiglio bruciati. Ma questa sinistra quando inizierà a condannare davvero la violenza rossa?
La delegittimazione del governo da parte della sinistra la vediamo nelle piazze in cui vengono incendiati busti col volto del presidente del Consiglio e dei ministri, lo vediamo in quello che è accaduto e che accade ormai da mesi in tutta Italia.

